Numeri

Giovani e lavoro, questo difficile rapporto

La situazione lavorativa dei giovani in provincia di Savona: esperienze e dati

casco caschetto lavoro edilizia

Spesso si parla delle terribili condizioni lavorative dei più giovani, contesi tra il bisogno di intraprendere una tanto ambita professione o un mestiere e il sentirsi sfruttati da un sistema fagocitante che tanto pretende e poco offre. Ma è anche vero che molti giovani riescono a trovare, in un tempo relativamente breve, un sano equilibrio tra fare esperienza, essere realizzati e ricevere compensi proporzionati al carico di lavoro.

Al di là degli sfortunati e degli avvantaggiati, poi, si trova una schiera di ragazzi che tenta, solo con il proprio carico di competenze e abilità, di mettersi in proprio e aprire un’impresa ex novo. Si tratta dei coraggiosi imprenditori esordienti che si aggrappano alla propria attività e cercano di resistere alla feroce competizione settoriale, mettendo in atto strategie adeguate a favorire qualità ed economicità, nonostante il gravoso carico di imposte dai mille e svariati nomi.

Un po’ di numeri…

Secondo i recenti dati Istat, nel 2017 la Liguria ha visto il sorgere di 2704 imprese giovanili, tra cui 506 costituite nel savonese. Per interpretare in modo corretto le misurazioni è opportuno elaborare il dato nel suo contesto più ampio: le imprese giovanili, in provincia di Savona, rappresentano il 28,6% delle imprese totali.

Quali sono i settori maggiormente interessati?

I giovani della provincia sembrano preferire il campo delle costruzioni, dell’edilizia, con ben 98 imprese costituite durante il 2017; ma un numero consistente di investimenti giovanili interessano anche il settore agricolo – 75 imprese totali – con un aumento pari al 50% rispetto al 2016. Ma anche il settore commerciale e le attività relative al turismo contano numeri consistenti: sono state aperte 68 imprese commerciali e 57 attività a sostegno del turismo. Di basso rilievo sono invece le attività manifatturiere, artistiche, sportive, immobiliari, comunicative, logistiche, che rimangono ben al di sotto delle 20 unità.

Un modo innovativo di fare impresa: la Start-up

Una tipologia di impresa che sembra riscuotere un relativo successo in Liguria è rappresentata dalla cosiddetta impresa innovativa, o Start-Up. A differenza delle tradizionali imprese, la Start-up è retta dal principio secondo cui un’attività deve essere innovativa, fondata su idee originali che convincano grandi aziende, privati, perfino il governo, a investire sulla giovane iniziativa, sostenendola tramite finanziamenti e incentivi, alleggerimenti burocratici e fiscali.

Le start-up in Liguria contano un numero di 149 unità, ben il 31% in più rispetto al 2016, ma solo 18 sono state aperte a Savona, secondo il Registro Imprese. I numeri, come potete notare, sono relativamente bassi, ma la crescita dimostrata nel corso di un anno non spegne le speranze per i giovani rivoluzionari che hanno intenzione di creare una propria start-up in un futuro più o meno vicino.

Ma i dati statistici sono in grado di misurare le reali esperienze dei giovani al lavoro?

I dati sono importanti, fondamentali affinché si comprenda al meglio il fenomeno del lavoro giovanile in provincia di Savona, ma il lavoro – come ben dimostra la sociologia da anni – non è elaborabile solo attraverso freddi numeri: nel corso del nostro giornale, tramite interviste e chiacchiere “a tu per tu” con alcuni ragazzi, esamineremo le esperienze, il clima sociale, il livello di soddisfazione personale e tutto ciò che caratterizza i giovani lavoratori di oggi.

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