Un nuovo film sulla fine del mondo, ma per una volta, davvero interessante: “Geostorm” racconta il cambiamento climatico all’estrema potenza, una stazione spaziale per salvare il mondo da un clima micidiale e una congiura politica americana.
Cosa succederebbe se si potesse controllare il meteo? E se qualcuno usasse il mezzo come arma? Uno stato potrebbe diventare il più importante, o meglio l’unico al mondo. La base del film è geniale, così come gli effetti speciali: eventi climatici allucinanti, il Brasile congelato, la Russia che si scioglie, Parigi distrutta dalla pioggia e la Cina in preda ad un vulcano. Tutto molto bello.
La congiura è forse la parte migliore: controllare la macchina per usarla come arma, distruggere ogni stato eccetto il proprio, così da essere gli ultimi e poter avere un mondo a disposizione.
Poco da dire sugli attori: bravi nei loro ruoli, recitazione buona, insomma reggono bene il film, senza lodi particolari ma nemmeno critiche. Peccato che l’intero film si basi su una stupidaggine, l’assurdità.
“Senza la stazione e i satelliti il mondo finisce”, è così che inizia il film. Basta un’ora senza questa spaziale protezione e potrebbe avvenire la fine del mondo, o meglio una serie di catastrofi in giro per il globo. Senza la stazione il mondo finisce… eppure nel film succede di tutto. La stazione viene infettata, si autodistrugge, i satelliti vengono meno, tutto quanto crolla. Ma il mondo è salvo.
Tutto ad un tratto, senza alcuna spiegazione, il pericolo è la congiura umana, dato che i disastri li ha creati la mente criminale e non il clima. Distrutta la stazione, fine della congiura e fine dei problemi. Per ricostruire il tutto anche più di sei mesi, tanto il pericolo non c’è, o meglio è lento a giungere.
Perché il clima non è più un pericolo? Perché il clima si è calmato e deve essere guidato da un uomo per essere un pericolo, se prima non era così? Quando è cambiata la storia?
Prima si ha un clima killer; poi si calma e l’uomo lo rende di nuovo killer, ma senza la mente umana il problema è praticamente svanito. Manca la risposta alle 5W, come mai questa cosa?
Sarebbe un grande film, se solo il produttore si fosse ricordato delle fondamenta: poteva essere un capolavoro, se solo lo sceneggiatore si fosse ripassato l’inizio. “Geostorm”, signori, è la fine, sì, ma del mondo della logica. Ecco a voi un altro film dove la scelta dello spettacolo vince sulla trama. Non conta la trama, se ci sono belle esplosioni.
commenta