L'intervista

#Fridaysforfuture: a Savona l’onda verde non si ferma

Abbiamo intervistato le organizzatrici dell’evento per discutere sulla manifestazione di venerdì e in generale sul problema del cambiamento climatico

La famosa protesta del #FridaysForFuture, ideata e portata avanti dalla sedicenne svedese Greta Thumberg, ha generato una mobilitazione su scala mondiale. Infatti, venerdì 15, tale tumulto è sfociato nel primo sciopero globale per combattere i cambiamenti climatici. Migliaia di città in tutto il mondo sono state invase da giovani e non. Savona non è stata da meno.

Abbiamo fatto alcune domande a Elisa Aschiero, Francesca Ermellino e Cecilia Lanza, alcuni membri dell’associazione “DoMani” che si sono fatte promotrici a livello locale del movimento “Fridays For Future”. Hanno tracciato il bilancio della manifestazione savonese e ci hanno spiegato meglio questo movimento verde che anche nella città delle torretta si sta finalmente sviluppando.

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Venerdì sì è svolta Fridays For Future, la prima grande forma di protesta contro il cambiamento climatico a livello mondiale. A Savona in tantissimi hanno partecipato al corteo. Siete soddisfatte della manifestazione da voi ideata?

Sì, noi dell’associazione “DoMani” siamo molto soddisfatti. La manifestazione è stata incredibile. C’era davvero tanta gente. Probabilmente erano anni che a Savona non si vedeva una mobilitazione di massa così partecipata. Considerando che Savona ha aderito al Fridays For Future globale da appena tre settimane, essere riusciti in così poco tempo a coinvolgere tutte queste persone, associazioni e realtà che hanno partecipato è per noi motivo d’orgoglio.

L’aspetto fondamentale è stato coinvolgere i rappresentanti dei diversi istituti scolastici e la Consulta provinciale degli studenti, gli insegnanti e il provveditorato locale. Siamo stati invitati alle assemblee d’istituto di alcune scuole, dove abbiamo direttamente trasmesso il nostro messaggio ai ragazzi, sperando ovviamente che sia passato e sia stato accolto con interesse dagli studenti.

Un aspetto che ci è davvero piaciuto della manifestazione è stato il clima che si respirava all’interno del corteo. Tanto entusiasmo e tanta attenzione riguardo alla tematica per cui si è scesi in piazza. Una scelta politica quella di manifestare e non rimanere in classe a formarsi, ma apartitica perché i dati scientifici hanno evidenziato questo problema climatico, una crisi che riguarda tutti e che va affrontata tutti insieme.

#Fridaysforfuture: a Savona l’onda verde non si ferma

Finalmente a Savona si è riusciti a organizzare qualcosa di grande per manifestare in difesa del nostro pianeta terra. Pensate che eventi come questo possano davvero sensibilizzare la popolazione locale e svegliare le coscienze su un tema così cruciale per il nostro futuro?

Venerdì c’è stato il grande corteo per protestare, ma l’aspetto dell’evento che ci premeva maggiormente erano le attività e i laboratori post marcia, ideati proprio per sensibilizzare, educare e rendere consapevoli le persone della crisi climatica che stiamo affrontando. Gli eventi collaterali sono stati tanti: dall’autoproduzione di deodoranti ai giochi di strada, dalla meditazione in spiaggia alle danze indiane per rafforzare il nostro contato con la terra, dalla lettura di poesie, testi e fiabe sull’ambiente alla musica suonata dai ragazzi delle scuole, dallo swap party (lo scambio di abiti usati) alle importantissime discussioni con due scienziati (Alessio Rovere e Elisa Casella) che hanno parlato specificatamente del problema climatico e delle azioni che ognuno di noi nel quotidiano può attuare per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Ma molti altri ancora. Siamo stati contenti perché anche questo tipo di attività sono state partecipate in numero e con entusiasmo per tutta la giornata.

Nessuno ci ha mai fatto comprendere in che modo incidiamo con le nostre azioni quotidiane sul cambiamento climatico; e nessuno ci ha mai insegnato come comportarci per rispettare l’ambiente. Secondo noi solo attraverso questo tipo di manifestazioni di piazza si può riuscire a educare e sensibilizzare la popolazione su queste tematiche, ottenendo un interesse concreto e una partecipazione attiva.

#Fridaysforfuture: a Savona l’onda verde non si ferma

Una manifestazione organizzata e partecipata in maggioranza da ragazzi. Perché il messaggio di protesta contro i cambiamenti climatici deve partire da noi giovani e dalle nuove generazioni?

Chi si è mosso prima di noi probabilmente non ha fatto abbastanza o comunque sono stati pochi coloro che si sono veramente battuti per questa causa. Ora abbiamo una scadenza: gli scienziati concordano nell’affermare che ci sono rimasti circa undici/dodici anni per cambiare le cose e compiere scelte più ragionevoli per tutelare il nostro futuro, altrimenti gli effetti devastanti del cambiamento climatico ricadranno in maniera pesantissima sulla nostra generazione. C’è ancora un briciolo di speranza per salvare il futuro da conseguenze catastrofiche per il pianeta, nonostante queste si stiano già verificando e siano visibili tutt’oggi nella nostra regione: trombe d’aria mai verificatesi prima, frequentissime bombe d’acqua, ondate di caldo torrido estive e fuori stagione, inverni sempre meno freddi e sempre meno piovosi. Questo è solo l’inizio, purtroppo ci sarà un peggioramento continuo che colpirà per le generazioni a venire.

La cosa straordinaria che ha realizzato Greta Thumberg è quella di aver fatto scattare la coscienza di milioni di giovani che finalmente hanno trovato qualcuno in cui identificarsi, un esempio di cui avevamo bisogno. Nella sua semplicità è riuscita a trasmetterci il dovere di assumerci la responsabilità e di cercare nel nostro piccolo di fare la nostra parte. Siamo noi giovani, l’età della ribellione e della grande voglia di vivere, che dobbiamo ritrovarci in qualche ideale in cui lottare: e il valore della difesa della terra lanciato da Greta è di estrema importanza perché incide sulle nostre vite.

Troviamo molto negativo chi prova a strumentalizzare e denigrare questa ragazza. Ma quello che a noi importa è che lei sia riuscita a svegliarci e a farci mobilitare per una causa molto alta come quella del destino della terra e dell’umanità. E per questo la ringraziamo.

#Fridaysforfuture: a Savona l’onda verde non si ferma

Nonostante il grande numero di ragazzi presenti, tanti non sono riusciti a partecipare a causa di blocchi o vincoli delle scuole superiori di appartenenza. Questo non testimonia forse quel cambiamento di mentalità necessario che ancora manca per invertire la rotta nel nostro Paese sulle tematiche ambientali?

Il provveditore degli studi di Savona si è rivelato molto disponibile. Ha promosso direttamente la partecipazione degli studenti con delle circolari nei diversi istituti, affidando ai presidi il compito di permettere ai ragazzi di manifestare. Ogni scuola (presidi e dirigenti scolastici) ha reagito in modo diverso. L’ITIS ha deciso di chiudere la scuola e far partecipare in massa i suoi studenti con striscioni e cartelli dell’istituto stesso; anche l’alberghiero di Finale e altre scuole hanno favorito la partecipazione. Altri istituti invece hanno fatto un po’ di ostruzionismo. Questo è davvero un peccato.

Però tanti ragazzi erano presenti e credo e spero con tutto il cuore che la maggioranza fosse presente perché davvero interessata alla tematiche ambientali, e non per saltare scuola.

Così come i ragazzi anche presidi, professori, insegnanti e adulti vanno sensibilizzati. Venerdì siamo stati credibili perché abbiamo dimostrato di aver organizzato una e vera propria manifestazione, non per permettere ai ragazzi di uscire prima da scuola. Nel momento in cui si è credibili è più facile continuare e coinvolgere sempre più persone sperando di riuscire a superare quegli ostacoli che ancora rendono molte persone restie su queste tematiche.

Lo scopo della manifestazione è quello di esortare i politici ad attuare azioni concrete in favore dell’ambiente. Anche a livello locale si può fare tanto per contrastare il cambiamento climatico. Qual è i messaggio che si vuole inviare alla Provincia e ai politici savonesi?

È necessario che il messaggio da noi lanciato arrivi direttamente ai politici, con l’obiettivo di riuscire a sensibilizzarli e a distoglierli da quelle azioni politiche che hanno come solo fine l’interesse personale ed economico. A livello locale si deve invitare chi ci governa a promuovere una mobilità ecosostenibile, un rifornimento energetico pulito, rendendo l’aria più respirabile e proteggendo il nostro mare dalla plastica e dall’inquinamento marino.

Ora deve iniziare un percorso di collaborazione con le istituzioni locali partendo sicuramente dal confronto. Abbiamo l’intento di raccogliere delle richieste concrete da parte dei cittadini, in modo da consegnarle alla giunta comunale o alla provincia. E, se riusciremo a collaborare con i ragazzi delle altre province, arrivare direttamente a confrontarci con i governatori della regione Liguria.

Speriamo che questo sia l’inizio per intavolare un confronto con i politici, per discutere su queste tematiche e influenzare le loro scelte, dimostrando loro che noi siamo attenti e controlliamo il loro operato. Con l’obiettivo concreto di difendere e salvare il nostro fantastico territorio.

#Fridaysforfuture: a Savona l’onda verde non si ferma

Ovviamente la protesta per proteggere il nostro pianeta non finisce qua. Ci sono già altri eventi o manifestazioni in programma?

La manifestazione di venerdì è stato il seme da cui partire. Abbiamo iniziato con il botto e siamo orgogliosi della risposta di cittadini, associazioni e istituzioni savonesi. Ma è solo l’inizio. Greta non accetta questa situazione e tutti i venerdì, ogni settimana, si presenta davanti al parlamento svedese per protestare e spingere ad agire. Lei deve essere l’esempio e noi dobbiamo cercare di replicare la sua azione. Abbiamo tante idee in testa per garantire continuità a questo movimento.

L’obiettivo è quello di creare un appuntamento costante fisso, dove tutte le settimane si possa avere l’occasione di confrontarsi su queste tematiche. Dove esperti del settore possano educarci a vivere nel rispetto dell’ambiente riducendo il nostro impatto negativo sulla terra. Dove le tante realtà culturali e associazioni che ci hanno aiutato venerdì possano fare rete con noi, per cooperare insieme con un unico scopo condiviso.

Fondamentale è sicuramente portare avanti il discorso con le scuole, con le quali siamo entrate in contatto, sperando che gli studenti siano volenterosi nel cogliere questa possibilità e approfondire nel dettaglio questa tematica all’interno delle diverse attività scolastiche.

La nostra scommessa di venerdì è stata quella di iniziare un percorso e lanciare un messaggio forte per vedere come cittadini, studenti e istituzioni rispondessero a tale appello e se fossero realmente interessate a tutto ciò. La risposta c’è stata e ora la sfida è riuscire a continuare: noi facendo la nostra parte con la sensibilizzazione e l’educazione, la popolazione nel mettersi in gioco e nel volersi informare per prendere consapevolezza della tematica. Con la speranza che un giorno tutti i cittadini possano comportarsi in maniera responsabile riguardo le tematiche ambientali e sappiano vivere nel rispetto del pianeta terra.

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