Promesse

Elezioni regionali in Liguria, quali idee per i giovani? Ecco la guida delle proposte avanzate

Tra lavoro, incentivi ed investimenti, vi presento i punti dedicati alle nuove generazioni nei programmi dei vari candidati al consiglio regionale

Savona. Ci siamo, uno degli appuntamenti più attesi dalla politica locale è ormai alle porte. Domenica e lunedì infatti si voterà per scegliere a chi affidare il futuro della nostra regione che, come noto, per cinque anni verrà amministrata dai vincitori di questa tornata elettorale.

Per molti la partita è già terminata, con i sondaggi che danno largamente vincitore il governatore uscente Giovanni Toti, sostenuto dalla coalizione rappresentata dalle liste di centrodestra. Nulla però è in realtà ancora deciso e, al di là dei pronostici, sono stati i temi ad essere al centro del dibattito in questi infuocati ultimi giorni prima dell’apertura dei seggi.

Sanità, infrastrutture, agricoltura, turismo, caos Autostrade, burocrazia, addirittura “spallate al governo centrale”: questi sono solo alcuni degli argomenti trattati con insistenza nell’ultimo mese, ma i più attenti si saranno accorti che ne manca uno di fondamentale importanza.

Forse in una regione come la nostra, dove una buona parte della popolazione risulta essere over 65, ai giovani non viene data la giusta rilevanza. Avete letto bene, è proprio così che è sembrata andare la campagna elettorale, con i candidati al ruolo di governatore che a volte hanno prediletto lo schernirsi piuttosto che parlare dei progetti studiati per rilanciare l’occupazione degli under 30, coinvolgendo poco i ragazzi nella vita politica.

Niente paura però, le proposte ci sono eccome, ed ecco perché mi sono premurato in questi ultimi giorni di impegni e slogan per contattare diversi candidati (savonesi) al consiglio regionale, che mi hanno fornito la loro ricetta dimostrando grande attenzione per il tema.

Maria Zunato, Simona Saccone e Doriana Rodino per il centrodestra, Roberto Arboscello, Giovanni Durante e Manuel Meles per la coalizione giallorossa (con quest’ultimo però che non si trova in corsa per entrare a far parte del parlamentino genovese), mentre l’attivista Natale Ardoino ha detto la sua in un’intervista mentre era intento a sponsorizzare la candidatura di Massardo.

Insomma, tante teste e tante idee come dice un proverbio di uso comune, ma una sola certezza: l’assoluta necessità di mettere in primo piano le nuove leve, quei ragazzi che per troppo tempo sono stati dimenticati e abbandonati dalla politica.

Il viaggio di IVG/Young per conoscere le posizioni dei vari candidati in merito alla questione è iniziato proprio questo lunedì, nella settimana che si concluderà con le votazioni. Le domande sono state le stesse per ogni intervistato e hanno riguardato appunto le proposte per noi giovani ed il motivo per il quale bisognerebbe scegliere un determinato candidato.

Dopo la disponibilità fornita dal point elettorale della lista “Toti presidente” per mettermi in contatto con l’onorevole Vaccarezza (che purtroppo probabilmente a causa dei numerosi impegni non è riuscito a sostenere l’intervista), la passeggiata savonese mi ha portato davanti al luogo dedicato alla pubblicizzazione delle idee e dei progetti di Aristide Massardo.

È proprio lì che l’attivista Natale Ardoino mi ha fornito alcuni volantini esplicativi, dopo avermi però illustrato che infrastrutture e nuovi posti di lavoro nel pubblico e nel privato dovrebbero essere la base per iniziare ad attuare un cambio di passo per quanto riguarda il trattamento delle nuove generazioni.

Una delle situazioni messe in primo piano dal vulcanico intervistato è stata quella di Trenitalia, che ha avviato un piano di assunzioni per permettere un adeguato ricambio generazionale. Ecco, a suo dire investire sulle ferrovie liguri aiuterebbe tantissimo l’occupazione, facendola crescere in maniera prepotente.

La sua linea osteggia poi fermamente il reddito di cittadinanza, misura considerata di emergenza dal militante e inutile per il futuro. Infine la sua speranza è quella che il candidato Massardo, grazie alla stima che si ha per la sua figura e anche perché risulta essere l’unica vera alternativa alla politica degli slogan, raggiunga una percentuale anche superiore rispetto al 10%. Staremo a vedere.

Elezioni regionali in Liguria, quali idee per i giovani? Ecco la guida delle proposte avanzate

Successivamente è stato il point elettorale di Maria Zunato a presentarsi sul mio cammino, dove una simpatizzante (che mi permetto di ringraziare nuovamente) si è premurata per mettermi in contatto con la candidata. La ricetta della savonese? Meno burocrazia e digitalizzazione del territorio, posizione condivisa anche da Simona Saccone, intervistata telefonicamente in seguito.

Secondo la candidata leghista sarebbe utile creare un distretto industriale forte puntando sulla collaborazione tra Savona e Valbormida, con gli sbocchi portuali che potrebbero aiutare a creare nuovi posti di lavoro. Infine Zunato ci ha tenuto ad aggiungere che il suo curriculum è raro per una politicante dei giorni nostri, per questo invita a scegliere la competenza promettendo ai giovani di aiutarli per garantirgli un futuro migliore.

È stata poi la volta del candidato Giovanni Durante, della lista “Sansa Presidente”. Il sostenitore del più quotato avversario di Toti ha dimostrato un’ottima preparazione sul tema, sostenendo la necessità di invertire il trend che vede la Liguria come “una regione per vecchi”. L’intervistato ha dichiarato che agevolare e potenziare la collaborazione con scuole ed università per incentivare percorsi di inserimento professionale potrebbe essere una soluzione vincente, ma anche utilizzare i fondi europei per sostenere nuove attività under 30 potrebbe essere un’ottima scelta.

La Liguria per lui dovrebbe diventare un punto di riferimento per i giovani, che attualmente invece la guardano solo come una regione anziana e da evitare. L’unico modo per i ragazzi di non far decidere tutto agli over 65 (cittadini che rappresentano una buona fetta della nostra popolazione) è quindi andare a votare e scegliere Sansa il quale, secondo Durante, presenta un progetto innovativo finalmente diverso rispetto a quello dei classici partiti.

“Il candidato giallorosso inoltre premierà il merito e l’onestà, motivo in più per sceglierlo come prossimo governatore dando forza alla sua lista”, ha concluso l’esponente progressista.

È stata poi la volta di Simona Saccone, che ha dichiarato di non voler fare promesse, ma di raccontare quello che farà una volta in consiglio regionale. L’attivista di Fratelli d’Italia, essendo una sindacalista, ha vissuto e tuttora vive in prima persona alcune situazioni di degrado legate proprio ai giovani savonesi. È per questo che si impegnerà a creare nuovi posti di lavoro per dei ragazzi che, a suo dire, finiscono per delinquere o compiere azioni ignobili a causa dei pochi sbocchi lavorativi offerti dalla nostra realtà.

Reintrodurre le scuole di formazione specializzate, abbattere la burocrazia che contraddistingue le borse di studio, riqualificare le periferie e creare dei centri di aggregazione: queste le idee di una convinta e disinvolta Saccone, pronta a mettere fine a certe circostanze inaccettabili.

Per lei infatti offrire delle nuove possibilità ai ragazzi è una vera e propria missione, anche per questo ha sostenuto che chi per la prima volta si recherà alle urne dovrebbe sceglierla: coerenza e passione non contraddistinguono chiunque.

Elezioni regionali in Liguria, quali idee per i giovani? Ecco la guida delle proposte avanzate

Successivamente è stata la forzista Rodino a rispondere alle nostre domande, dichiarando che il suo obiettivo principale, se riuscisse ad entrare in consiglio regionale, sarebbe quello di rendere Savona protagonista all’interno dell’agenda di lavoro di Toti, dato che negli ultimi anni non è stato esattamente così.

Dialogo con i ragazzi, momenti di confronto con loro e attenzione alle tematiche che li riguardano, abbattendo il timore e l’indifferenza di alcuni nei loro confronti. Ecco la proposta di Rodino, che punta sulla sua personalità e sulla sua lista moderata per convincere chi voterà per la prima volta.

Dopo di lei è stato Arboscello ad interfacciarsi con IVG/Young, raccontando di aver assunto la fama di “sindaco più social del mondo”. Così lo apostrofano alcuni ragazzi bergeggini e non, colpiti dal fatto che il candidato del Partito Democratico riesca ad interagire con loro facendoli anche appassionare ai contenuti.

L’attuale sindaco di Bergeggi si è definito amareggiato per il fatto che la presenza giovanile nelle liste di queste regionali sia quasi nulla sostenendo che, se la situazione persisterà, sarà un vero e proprio fallimento per la politica. Lui però non ama definire il suo incarico come lavoro, bensì come passione, una passione sincera.

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Questo lo slogan scelto dal progressista, che spera di ottenere la fiducia dei neo-elettori grazie alla sua dinamicità e vivacità. Inoltre, qualora riuscisse ad entrare nel parlamentino genovese, Arboscello vorrebbe investire sullo sport come mezzo di crescita e benessere, continuando ovviamente il dialogo con i ragazzi del territorio.

Prima di concludere il “giro di interviste” non potevano mancare le opinioni di un esponente del Movimento 5 stelle, che in questo caso corrisponde all’identikit di Manuel Meles. Il sogno di rivitalizzare Savona dopo lo smarrimento degli ultimi anni è vivo in lui, che guarda agli under 30 come serbatoio verde imprescindibile per il futuro di uno dei capoluoghi di regione.

Diversi spazi pubblici e privati andrebbero recuperati per essere restituiti alla comunità, cercando inoltre zone nei quartieri dove poter istituire attività ludiche e culturali, utilizzabili anche per lo studio ed il co-working. Inoltre sarebbe necessario puntare sul campus universitario savonese, vera e propria eccellenza all’ombra della Torretta. Secondo lui infine sarebbe utile incentivare l’attività sportiva, sostenendo le società e magari creando un’academy che svolga una funzione simile ai college statunitensi. Progetti ambiziosi e innovativi per chi chiede fiducia, provando a rappresentare il cambiamento rispetto al passato.

Abbiamo quindi scoperto che noi ragazzi veniamo pensati dai politici locali, chissà se sarà lo stesso per i leader ed esponenti nazionali. Ora l’auspicio di tutti è che la nostra regione possa dare il buon esempio iniziando seriamente ad investire sulle nuove generazioni, cuore pulsante di un territorio che altrimenti rischia davvero di non avere futuro.

Noi under 30 ci siamo, pronti più che mai a incidere sulla storia della Liguria (e della nazione in generale). Onorevoli, pronti a mantenere le promesse?

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