Le chiacchiere sportive

Dybala e Dzeko, alla ricerca del gol perduto; Coppa Italia da capogiro e Super Bowl da paura

Alcuni dei bomber protagonisti della scorsa Serie A stanno riscontrando più difficoltà del previsto in questa stagione

Dybala e Dzeko, alla ricerca del gol perduto; Coppa Italia da capogiro e Super Bowl da paura

La “nuova” Coppa Italia. Forse, finalmente, sta cambiando la mentalità nei confronti della nostra Coppa nazionale, sia a livello di regolamento che nella considerazione riservatagli dai club. Grazie alla ultime modifiche apportate dalla Lega Calcio, questo trofeo si sta avvicinando all’idea che ho delle coppe nazionali.

Infatti le quattro contendenti che si giocheranno la Coppa Italia, non sono gli squadroni in lotta per il campionato, o comunque per le prime tre posizioni. Fiorentina, Atalanta, Lazio e Milan hanno passato il turno da sfavorite, in quanto sicuramente meno attrezzate rispetto alle sconfitte Roma, Juve, Inter e Napoli. Questo è anche frutto del nuovo regolamento introdotto quest’anno, il quale decreta l’eliminazione del diritto per le teste di serie (le prime otto classificate della Serie A della stagione scorsa) di giocare i rispettivi turni secchi, ottavi ed eventualmente quarti, in casa: il tutto dipende dal sorteggio o, in caso di scontro tra due delle prime otto del tabellone, dal numero casuale attribuito ai club all’estrazione del tabellone. Purtroppo questa regola non si applica ancora qualora vi sia uno scontro tra una squadra di Serie A e una di categorie inferiori. Club di Serie B e C risultano infatti svantaggiati: una condizione dettata dal maggior numero di partite da disputare (iniziando dal primo turno) e dal fatto di giocare in trasferta in caso di sfida a squadre appartenenti a campionati superiori.

Altra novità è stata la disputa degli ottavi di finale durante il week-end: fattore che ha dato sicuramente risalto alla competizione, con un seguito maggiore e la sensazione di una considerazione maggiore alla Coppa Italia, con l’utilizzo dei giocatori “titolari” e non delle cosiddette riserve, impiegate solitamente in questa competizione.

Dybala e Dzeko, alla ricerca del gol perduto; Coppa Italia da capogiro e Super Bowl da paura

Io ho un sogno, quello di vedere una Coppa Italia diversa, simile alla FA Cup del Regno Unito: competizione a cui possono partecipare tutte le squadre fino al semi professionismo e in cui ogni turno viene sorteggiato, senza teste di serie e fattore campo. Le squadre di Premier League e Championship, sebbene esentate dalle prima fasi di qualificazione, entrano in gioco già dal terzo turno (trentaduesimi): in modo da non favorire i grandi club come avviene qui in Italia. L’origine del trofeo italiano, nato nel 1922, aveva proprio l’intento di dare visibilità e lustro alle squadre minori, anche delle categorie inferiori. Conosciamo tutti la prima vincitrice di questa Coppa, il Vado, che nel 1922 si aggiudicò il trofeo, nonostante giocasse in seconda divisione (l’attuale Serie B).

La mia speranza è che, la Coppa Italia, possa cambiare ancora, permettendo un trattamento paritario dai club della Serie D a quelli della Serie A, senza assolutamente perdere prestigio, a mio modo di vedere, visto che in Inghilterra è considerata quasi più importante del campionato: una coppa che diventi davvero nazionale e che ritorni al suo scopo originario.

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