Presso l’Oratorio Sant’Antonio Abate, in via Roma, zona Chiesa Santi Pietro e Paolo, il filosofo Ermanno Bencivenga presenterà “Uccidete Socrate! – Come la democrazia ateniese si liberò di un personaggio scomodo”. Progetto di Ermanno Bencivenga e Sergio Maifredi.
Teatro Pubblico Ligure, in collaborazione con il Comune di Testico porta in scena uno spettacolo ideato dallo stesso Bencivenga con il direttore Sergio Maifredi, che ha debuttato con successo la scorsa primavera ed è in tournée portando avanti l’ideale artistico del gruppo, che si propone di riportare in vita la cultura del passato, parole antiche da cui trarre nuova linfa per concepire nuovi pensieri in grado di portarci nel futuro.
Il filosofo dell’antichità Socrate viene osservato dagli occhi del filosofo di oggi Ermanno Bencivenga, docente all’Università della California a Irvine. Lo spettacolo mostra come un grande e libero pensatore sia stato sacrificato dalla democrazia diretta per eliminare il confronto con una voce critica.

Socrate era un uomo povero, piccolo, brutto, ma incontenibile. Un uomo che accetta di non avere un lavoro e di vivere di stenti pur di poter passare tutto il suo tempo a porre domande ai suoi concittadini. Non perché abbia risposte: sostiene di non sapere nulla e di non avere nulla da insegnare. Ma perché ha il diritto e il dovere di chiedere conto a ogni forma di autorità politica, sociale e culturale dei fondamenti, delle ragioni della sua autorità.
Nei cinquant’anni in cui svolge la sua attività in Atene, simile, dice lui stesso, ad “un tafano che tormenta un grosso e placido cavallo”, Socrate è odiato dai potenti e ammirato dai giovani, finché i primi decidono di intentargli un processo (non a caso per corruzione dei giovani) in cui sarà condannato a morte. Allora il “tafano” si erge a grande archetipo morale dell’Occidente: difendendosi con dignità, rifiutandosi di sfuggire ad una pena ingiusta ma infertagli nel pieno formale rispetto delle leggi (perché, dice, “non bisogna rispondere al male con il male”), affrontando la morte con coraggio ed equilibrio.
