Savona. Sabato 5 marzo alle ore 21 l’Antico Teatro Sacco si tingerà di rosa con lo spettacolo “Le donne baciano meglio” di e con Barbara Moselli, una coproduzione Fondazione Luzzati e Teatro della Tosse – Compagnia NIM Neuroni in Movimento, per la regia di Marco Taddei. È un coming out l’evento scatenante della narrazione di questo testo totalmente autobiografico che racconta l’epifania dell’autrice attrice con semplicità, ironia e senza vergogna. Dopo anni di vita dichiaratamente etero Barbara deve affrontare la sua vera natura: da qui un percorso in compagnia di diversi personaggi e che la condurranno alla totale accettazione di sé.
“Barbara ha 33 anni quando scopre di essere lesbica”. Il monologo comico parte da una doppia esigenza dell’autrice: da una parte il bisogno di raccontarsi, dall’altra affrontare la tematica dell’omosessualità femminile, da sempre poco discussa. Irriverente e stravagante, la pièce tocca i temi dell’innamoramento e della metamorfosi personale utilizzando il palcoscenico come grande camerino all’aperto. Assistiamo all’evoluzione interiore della protagonista, come i grandi interpreti americani che sanno raccontarsi con autoironia al bancone di un bar, trasmettendo la passione di cui è piena la vita quando si sceglie di viverla.
“Mi sono spesso chiesta se avessi mai messo in imbarazzo i miei genitori o fosse giusto parlare di persone reali che si sarebbero ritrovate loro malgrado protagonisti della mia storia – spiega Moselli – Poi ho sentito quanto raccontare questa storia fosse importante. Ci saranno persone che vorranno sentire come ce l’ho fatta, per una maggiore consapevolezza, mentre altre proveranno sollievo perchè ‘Grazie a Dio mio figlio non è così’. Ci saranno persone semplicemente incuriosite, altre che proveranno inquietudine nell’ascoltare quanto sia faticoso fare coming out con i genitori, gli altri e se stessi”.
“Si può fare – aggiunge – Si può stravolgere la propria vita in qualunque momento. Non è mai troppo tardi. Credo che tutti si possano riconoscere nel primo bacio o in come batteva forte il cuore la prima volta che ci si è innamorati o di come si è sofferto nell’essere lasciati ma alla fine si scopre che l’amore è semplicità e pace. Ciò che voglio è creare comunità. Niente barriere, niente quarta parete, niente personaggio: ci sono io e chi ha cuore di ascoltare”.
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