sabato
9
Aprile
2022

Savona, Laura Guglielmi presenta “Lady Constance Lloyd. L’importanza di chiamarsi Wilde”

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"Lady Constance Lloyd. L’importanza di chiamarsi Wilde" libro Laura Guglielmi

Savona. In collaborazione con la Libreria UBIK sabato 9 aprile alle ore 16 presso il Civico Museo Archeologico e della Città la Sezione Sabazia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri ed ErediBibliotecaDonne invitano alla presentazione del libro “Lady Constance Lloyd. L’importanza di chiamarsi Wilde” di Laura Guglielmi. Con l’autrice ne discuterà Betti Briano. Molti ne ignorano l’esistenza, altri la considerano una vittima di suo marito: niente di tutto ciò. Constance Lloyd, moglie dello scrittore Oscar Wilde, fu una donna libera, colta e impegnata in battaglie sociali importanti e con un’insaziabile sete di conoscenza.

Colta, ironica, attraente, lady Constance Lloyd (Dublino, 1858 – Genova, 1898) fu scrittrice, giornalista e attivista ed è una figura femminile che deve ancora trovare la sua giusta collocazione nella storia. Dopo la condanna del marito ai lavori forzati dovette fuggire dall’Inghilterra vittoriana e riparò in Liguria, prima a Nervi, poi a Sori e Bogliasco. Oscurata dalla fama e dal processo del marito, dal quale ebbe i due figli Cyril e Vyvyan, Constance è una donna che merita di essere riscoperta. Femminista e progressista, fu paladina di una rivoluzione culturale che voleva migliori condizioni di vita e istruzione per tutte le fasce “deboli” della società inglese, a partire proprio dalle donne.

Ai suoi tempi era conosciuta quasi quanto Wilde per il suo impegno nella rigida e spesso ipocrita società vittoriana. Erano la coppia più in vista della scena londinese. Non volle mai divorziare da lui e a differenza di tutti i loro amici e conoscenti non rimase scandalizzata dalle sue scelte omosessuali. Lo scrittore inglese fu infatti iniziato all’”amore che non osa dire il suo nome” da Robert Ross, il quale all’epoca aveva 17 anni. In quel periodo Constance e Oscar erano in attesa del secondo figlio.

Il libro di Guglielmi ripropone tutte le vicende del processo raccontato in prima persona dall’io narrante, Constance Lloyd stessa. Pur essendo ambientato a fine ‘800 può offrire spunti di riflessione per il dibattito contemporaneo sulle tematiche di genere.

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