sabato
13
Novembre
2021

San Martino di cultura e tradizione al Museo del vetro di Altare

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Novembre
2021
museo arte vetraria altare
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Altare. Il 13 novembre nella cornice del Museo dell’Arte Vetraria si terrà un suggestivo sabato per festeggiare san Martino: sono in programma, infatti, due importanti eventi. Alle ore 17, dopo l’introduzione del professor Andrea Piccardi, Michele Buzzi presenterà il suo libro “Grecia 2013-2020. Diari del secondo millennio” con la conferenza “Tra il mar Ligure e il mare Egeo” e la proiezione di foto tratte dai viaggi dell’autore stesso.

Sono moltissime le relazioni storiche, artistiche e linguistiche che legano la Liguria alla Grecia antica e moderna: l’incredibile vicenda della famiglia Giustiniani e dell’isola di Chios, i poeti Eugenio Montale e Konstantinos Kavafis, il savonese Mario Lago per oltre quindici anni governatore dell’isola di Rodi.

L’interessante opera di Buzzi, edita recentemente da BookSprint Edizioni, percorre tutte le mete più o meno gettonate della Grecia, portando a scoprire usi, costumi, abitudini, luoghi e tradizioni che si perpetuano da migliaia di anni e che nonostante il loro reiterarsi sono sempre nuove e attuali. Attraverso le descrizioni dettagliate sembra di muoversi su spiagge, coste rocciose e salite impervie alla scoperta di luoghi nascosti, chiese e reperti di quella Grecia così indissolubilmente legata al Mediterraneo e alla nostra storia italiana e ligure.

A seguire, alle ore 18, ci sarà la presentazione della bottiglia commemorativa realizzata in occasione della festa legata all’antica arte della lavorazione del vetro. Nei secoli passati l’11 novembre si accendevano infatti le fornaci e iniziava il periodo lavorativo dei vetrai, che si concludeva il 24 giugno, giorno di san Giovanni Battista. La bottiglia dell’edizione 2021 della Cantina Acquesi 1952 presenta un motivo floreale riconducibile allo stile liberty, che caratterizza l’architettura e la decorazione di Villa Rosa, sede del Museo dell’Arte Vetraria Altarese. Applicata sul vetro, l’etichetta ne riporta il logo, a testimonianza della collaborazione per questa speciale edizione della bottiglia.

Anticamente la lavorazione del vetro si svolgeva da San Martino (11 novembre) a San Giovanni (24 giugno). Nei restanti mesi le fornaci venivano approvvigionate di legna, combustibile usato allora per fondere il vetro, e altre materie prime. L’accensione dei forni era una vera e propria cerimonia detta “messa del fuoco”. Il parroco, accompagnato da due chierichetti vestiti da angioletti, che portavano ciascuno un cero benedetto, seguito dai consoli dell’università e dai maestri vetrai, si recava in tutte le fornaci e appiccava il fuoco ai forni, che dopo un lento preriscaldamento erano pronti per la fusione del vetro.

Il primo lavoro nella fornace, eseguito da un forte maestro, era la soffiatura di un grosso fiasco che il padrone della fornace riempiva di vino, che veniva offerto insieme alla torta di riso come rinfresco conviviale di inizio lavorazione. Questa tradizione era denominata “bagnare la piazza”. Oggi ad Altare si ricorda ancora questa tradizione con la Fiera di San Martino e la lavorazione del vetro nelle fornaci di Villa Rosa.

Nella fornace di Villa Rosa da venerdì e fino a domenica, giorno dedicato all’annuale Sagra di San Martino, il maestro francese Jean-Marie Bertaina offrirà una dimostrazione dell’antica arte della soffiatura del vetro.

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