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2022

“Rosso Nebiolo a Loano”: pittura e scultura in mostra insieme a Palazzo Doria

mercoledì
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Dicembre
2021
venerdì
7
Gennaio
2022
Giuseppe Rosso e Mario Nebiolo pittori scultori

Dal 15 al 7 gennaio la Sala del Mosaico di Palazzo Doria ospita la mostra “Rosso e Nebiolo a Loano“, organizzata dall’associazione Il Canto della Terra con il patrocinio dell’Assessorato comunale a Turismo e Cultura. Giuseppe Rosso e Mario Nebiolo mettono qui da parte le forme edonistiche dell’arte per arrivare ad una rappresentazione intensa, forte e quasi di sfida. Entrambi hanno già esposto insieme a Finale Ligure, Toirano e Calice Ligure.

Giuseppe Rosso nasce a Torino il 22 giugno 1953. Studia dapprima al liceo artistico, poi alla facoltà di Architettura, in cui intreccia relazioni con importanti esponenti del panorama artistico piemontese, quali Francesco Tabusso e Sergio Ragalzi. Nel 1996 abbandona l’ambiente familiare e gli studi per una vita tormentata e difficile. Dopo un periodo di vagabondaggio e ricerca di un approdo arriva a Finale Ligure, dove si stabilisce nel 2000.

La sua visione della realtà parte dal basso, dal punto di vista dei “rifiuti”, siano essi materiali, sociali o umani. Alcune sue nature morte raffigurano più i ritrovamenti dai cassonetti della spazzatura che la vivacità di un frutto maturo. Per scelta o necessità l’artista opera in salita e crea i suoi lavori solo dopo aver superato un ostacolo iniziale, un’inerzia dolorosa che trova fuori, sulla strada, ma anche dentro se stesso. È prevalentemente legato ad una pittura basata sulla figurazione, sia essa un suo autoritratto oppure la citazione di un’opera figurativa famosa o un’immagine recuperata da un rotocalco sgualcito, per poi scomporla, interpretarla, darle un senso, attribuirle nuovi significati.

Le citazioni sono frequenti e spaziano dalla pittura classica di una deposizione del Caracci alla frequente rivisitazione di opere di Francis Bacon ad una vecchia testiera di un letto con una rappresentazione femminile che cita Modigliani. Rosso lavora su supporti precari, di recupero, trovati per strada: dai cartoni d’imballaggio ai pezzi di mobilio abbandonati. Talvolta nelle sue opere pop lavora su basi fotografiche di ritagli di cartelloni pubblicitari.

Mario Nebiolo dipinge sin dagli anni ’70. Allievo di Carlo Sossi, giovanissimo ha esposto presso la Galleria Pennone di Savona. Pittore di formazione figurativa e scultore, ha esposto nel corso degli anni presso varie gallerie savonesi e di Genova, Pisa, Aix en Provence e Marsiglia, presso il palazzo della Provincia di Savona e il Teatro “Carlo Felice”. Artista poliedrico che spazia dalla pittura alla scultura alle performance, si è dedicato alla “pittura acrobatica”, una particolare forma di land art con interventi sulle pareti di ex cave o muraglioni urbani.

Su questi ambienti dipinge, o meglio, estrapola con l’uso del colore figure di enormi dimensioni già implicite nelle forme e nei volumi della roccia in una sorta di pittura scultura. Tutto ciò lavorando appeso ad una corda con tecniche alpinistiche in solitaria. Le creature di Nebiolo scultore sembrano volere uscire con forza dalla materia che le ha imprigionate, dando l’immagine di una sorta di metamorfosi. Molteplici le sue opere scultoree prevalentemente in Pietra di Finale. Alcune opere particolarmente significative sono presenti presso l’associazione ‘A Campanassa di Savona e nella Basilica Santa Maria delle Vigne a Genova.

La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19. Gli autori sono presenti nelle ore pomeridiane. L’ingresso è con obbligo di Green Pass.

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