Cultura
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Presso Galleria “Raffaella Cortese” di Albisola l’esposizione “Three books on Memory”

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Da giovedì 19 settembre è aperta una nuova piccola esposizione dedicata all’artista Alejandro Cesarco presso la Galleria “Raffaella Cortese” di Albisola.

A partire dai ricordi biografici e dal concetto di memoria, la galleria si proietta verso il futuro attraverso il nuovo progetto “Three books on Memory” dell’artista uruguaiano.  Mettendo in relazione l’intento originario della galleria di aprire un proprio spazio in Liguria con la continua ricerca dell’artista sulle possibili metodologie di documentazione, di descrizione e di rendicontazione dello scorrere del tempo, le pareti della galleria diventano ora delle grandi pagine di un libro mai scritto grazie a tre lavori verbo-visivi studiati ad hoc da Cesarco.

Per Raffaella Cortese “Albisola è una stanza che ha a che fare con l’arte e con la mia semplice biografia. Le origini sono le fondamenta della nostra identità”. La memoria è la capacità di raccontare una storia. Ma qual è il ruolo della finzione in questi tentativi di ricordare e di riscrivere? I ricordi sono qualcosa che possediamo o qualcosa che abbiamo perso?

Queste tematiche sono centrali nel lavoro di Alejandro Cesarco e sono state per lui, attraverso strategie linguistiche e forme artistiche differenti, un motivo di confronto continuo nel corso degli anni. La sua pratica è attratta da forme di scrittura frammentarie, marginali o minori, come liste, indici, diari e, come in questo caso, note a piè di pagina. È la loro concretezza e la chiarezza del loro contenuto che sembrano interessarlo.

Per Albisola, Cesarco presenta un progetto site-specific di tre opere appartenenti alla serie “Footnotes” portata avanti dall’artista dal 2006: tre note a piè di pagina provenienti da diversi libri immaginari che, secondo le parole dell’artista, trattano questioni di memoria. Attraverso lavori verbo-visivi, Cesarco trasforma le pareti della galleria in una grande pagina di un libro, giocando sul paradosso di una nota a piè di pagina che dovrebbe chiarire un testo che non è mai stato scritto.

 

 

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