“Mostra diffusa” del pittore Torinese ma che ha a lungo vissuto nel Finalese, Beppe Rosso. La mostra si terrà il 22 e il 23 giugno nelle vetrine di 33 esercizi finalesi e al Campeggio di Calice, ultima dimora del pittore.
Nasce a Torino il 22 giugno 1953. Dopo un periodo di studio, prima al Liceo artistico di Torino, poi alla facoltà di Architettura, si dedica alla pittura Ha vissuto molti anni a Finale Ligure, sua città di elezione.
La visione della realtà di Beppe Rosso parte dal basso, dal punto di vista dei rifiuti, siano essi materiali, sociali, umani. E’ un artista che, per scelta o per necessità-opera in salita, dopo aver superato ostacoli dentro e fuori di sé.
E’ prevalentemente legato ad una pittura figurativa, basata sul ritratto, sull’autoritratto, o su una citazione di una opera famosa. Spazia da opere classiche, dai Carracci, a Bacon, a Modigliani. Autentico artista di strada lavora su supporti cartacei di recupero, cartoni di imballaggio, pezzi di mobilio abbandonati, talvolta su basi fotografiche di ritagli di giornali o cartelloni pubblicitari.
Oltre a Finale ha trovato in Calice un periodo artistico fruttuoso con Emilio Scanavino e la sua “factory”, dove passarono Mondino, Nangeroni, Nespolo. La sua “Rocca di Perti” che si vede da Calice si accosta con pari merito alle altre dipinte da pittori famosi che hanno raffigurato questo simbolo naturale della vallata.
La mostra di autoritratti resterà aperta in 33 vetrine del Finalese e al Campeggio di Calice, ultima sua dimora, dal 22 giugno al 23 giugno , date della sua nascita e della sua morte.
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