In collaborazione con Le Rive della Bormida venerdì 10 gennaio alle ore 21:45 al Circolo ARCI “Pablo Neruda” il Comune e gli organizzatori del Premio “Mario Panseri” alla Canzone d’Autore presentano il concerto di Leonardo P. Gallato (voce e chitarra), accompagnato da Giulio Gianì al sassofono.
I due musicisti tornano a Cairo Montenotte sei mesi dopo essersi esibiti al Teatro “Osvaldo Chebello”, finalisti del Premio “Panseri” 2019.
Daniele Lucca dice di Gallato:
Vocalità affascinante e scura, ogni parola è pesata quasi ‘alchemicamente’ nell’equilibrio dei silenzi e della miscela musicale. Canzoni e lirica di grande suggestione per storie importanti. Il talento dei cantastorie.
Leonardo P. Gallato è un cantautore siciliano riconosciuto per la sua capacità di riuscire a raccontare attraverso la musicalità del suo dialetto mare e terra di provenienza. L’album “Tacet” gli ha fruttato riconoscimenti e menzioni da parte di riviste musicali e partecipazioni a importanti festival, tra cui “Il Tenco Ascolta 2018” organizzato dal Club Tenco a Sanremo.
Vincitore dell’Ugo Calise Festival 2017 e del Festival della Canzone Italiana di Torino 2018, viene selezionato tra i dieci finalisti dal GLocal Sound 2018 e per il Reset Festival di Torino 2018. Partecipa ad Area Sanremo 2019 ed è finalista al Premio “Panseri” 2019. Vincitore del Premio Rizzini 2019 (Verona).
Autore della silloge di poesie ‘Silenzi’ (Edizioni Terre Sommerse) e curatore di una nuova edizione de “‘U Ciclopu” di Luigi Pirandello (TheFreak editore), di cui ha allestito una messa in scena a quattro mani con l’attore Pino Potenza. Attualmente sta lavorando al suo secondo album al TransEuropa Studio di Torino.
“Tacet” è il completamento in musica di un progetto nato nel 2015 a partire dalla raccolta di poesie “Silenzi” (Edizioni Terre Sommerse). La poesia nasce dal silenzio e finisce con il silenzio della lettura ma la parola poetica, anche nel silenzio della lettura, cerca ossessivamente la sua musicalità. Ecco che dalla poesia scaturisce la musica e le poesie di “Silenzi” diventano canzoni. Lo statico sostantivo si mette in moto, diventa musica, movimento. Diventa un verbo: “Tacet”.