Prosegue il percorso del Festival con il naso all’insù, osservando il cielo e riflettendo sull’uomo e sul suo rapporto con il cosmo. Martedì 6 agosto Castelvecchio di Rocca Barbena ospiterà uno degli eventi più attesi dell’edizione 2024: “La musica delle sfere. Uomo, cosmo, tempo, natura”. Protagonista Giovanni Covone, astrofisico e ricercatore di esopianeti in residenza al FestivAlContrario che con il suo libro “Altre terre” (HarperCollins Italia), che dà il titolo all’edizione, ha vinto il Premio Asimov 2024.
Alle 21.00, alla Chiesa di N.S. Assunta, Covone dialogherà con i musicisti di Ensemble 400, impegnati in un repertorio medievale sul rapporto tra suono e cosmologia. Il tema della “Musica delle Sfere” si rifà a una concezione scientifico-filosofica ereditata dall’antichità̀ classica e più̀ volte riproposta dai grandi pensatori della Storia, che si fonda sulle teorie matematiche di scuola pitagorica – e successivamente platonica – relative alle proporzioni armoniche intese come principio costitutivo dell’universo, oltre che alla tradizione classica e poi medievale di associare le sfere celesti (Luna, Sole, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno), ai sette suoni della scala. Boezio nel celeberrimo De Institutione Musica, scrive che “se la causa del suono è il moto, l’universo produce necessariamente armonia, dal momento che è in costante movimento” e se l’origine del movimento (e quindi dell’universo, e della vita) è Dio, l’armonia dei suoni è essa stessa emanazione divina.
Oggi – seppur lontani da questa filosofia – è possibile avventurarsi a ritroso in una storia che ci appartiene, grazie alle suggestioni di antichi frammenti e al suono di strumenti che sono copie di esemplari dell’epoca. Lo spettacolo di FestivAlContrario proporrà frammenti da codici dal XII al XIV secolo in cui trovare precisi riferimenti alla relazione tra i suoni e i pianeti, o tra i modi e i momenti del giorno e dell’anno, e a quegli elementi naturali che per secoli hanno regolato la vita dell’uomo e che di cui solo recentemente abbiamo perso memoria.
Giovanni Covone è professore associato di astrofisica e cosmologia all’Università Federico II di Napoli. Si interessa della ricerca di pianeti simili alla Terra, di astrobiologia e dello studio della materia oscura su scala cosmica. È titolare dei corsi di “Cosmologia” per gli studenti di Fisica, “Astrophysics of Life” nella facoltà di Biologia e “Fondamenti di Fisica e Cosmologia” per il corso di laurea in Filosofia. “Altre Terre”, al quale l’edizione 2024 di FestivAlContrario si ispira, è il suo primo libro: un’indagine avvincente sulle possibilità di vita al di là del Sistema Solare che si è aggiudicata il Premio Asimov 2024
La ricerca delle “Altre terre” si avvia da una serie di domande: qual è il futuro dell’uomo nell’universo? Siamo soli nel cosmo? Esistono altre Terre che l’umanità può colonizzare? Covone cerca di dare risposta puntando lo sguardo in alto, verso il cielo e le stelle. Perché la storia della ricerca astronomica è antica quanto l’uomo stesso, dai primi, rudimentali eppure brillanti tentativi di studiare le stelle a occhio nudo, fino alle ultime missioni spaziali, svolte con l’ausilio di enormi, modernissimi telescopi.
Covone stesso è parte di questa millenaria corsa agli astri: nel gennaio del 2019, insieme a un’equipe della NASA, ha contribuito all’individuazione di TOI-700d, una possibile “nuova casa” per l’uomo. Un ipotetico gemello della Terra, seppure a distanza siderale. Ma una simile scoperta, insospettabilmente, ci insegna quanto il nostro pianeta sia unico: l’universo, nella sua vastità, concede panorami strabilianti – stelle che brillano a un’intensità più di cento volte superiore a quella del Sole, pianeti con oceani di lava, piogge di roccia fusa o ricoperti da spesse calotte ghiacciate – e gli strani mondi che troveremo, un giorno, saranno diversi da ciò che vediamo, persino da ciò che immaginiamo abitualmente. “Altre Terre”, passando in rassegna scoperte astronomiche del passato e attualissime, ponendo nuove domande su ciò che esiste fuori dai confini della nostra conoscenza, è un libro che parla di noi, del rapporto tra la specie umana e il cosmo, e dell’incredibile spettacolo della natura.
L’Ensemble 400 è un gruppo stabile che negli anni si è dedicato allo studio e all’esecuzione del repertorio italiano, francese e inglese dei secoli XIII-XVI suonando con copie di strumenti d’epoca (vielle, arpa, organo portativo, liuto e chitarra rinascimentale, percussioni, voci), leggendo direttamente dalle fonti originali e preparando diversi programmi di concerto.
Giovanni Covone tornerà protagonista al FestivAlContrario venerdì 9 agosto in occasione dell’experience “Astreo. Musica e stelle”, in programma alle 19.30 in Località Madonna del Lago ad Alto (CN). Dopo la cena a base di prodotti tipici alla Locanda del Lago si svolgerà il concerto al buio, contemplando il cielo con le spiegazioni dello stesso Covone. Protagonista Christian Thoma (oboe, corno inglese, clarinetto basso, composizioni), Manuel Pramotton (sax), Rémy Vayr Piova (trombone), Matteo Cigna (percussioni e vibrafono): “Astreo” promette di essere una performance che avvolge e circonda gli spettatori distesi in contemplazione della volta celeste. La musica proposta dal quartetto è un lavoro originale di Christian Thoma, su commissione del Festival Combin en musique 2023. Il pubblico è invitato a munirsi di telo per distendersi sul prato dove si svolgerà l’evento e di torcia o pila frontale per gli spostamenti nel buio.
Il calendario completo del FestivAlContrario e le informazioni su biglietti e prenotazioni sono su www.festivalcontrario.com/
FestivAlContrario 2024 è un progetto di Associazione Musicaround ETS in partenariato con i comuni di Castelvecchio di Rocca Barbena e Zuccarello, la Pro Loco Erli Val Neva, l’Associazione Antiche Vie Del Sale e la Fondazione Oddi. Il Festival si svolge con il patrocinio di Rai Liguria, e media partner Il Secolo XIX.
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