mercoledì
22
Settembre
2021

“Jeu d’eau et d’amour”: il flautista Giuseppe Nova e l’arpista Elena Piva in concerto ad Albissola Marina

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Settembre
2021
Giuseppe Nova flauto Elena Piva arpa

Albissola Marina. Giovedì 22 settembre alle ore 21:15 in piazza della Concordia si terrà il concerto “Jeu d’eau et d’amour” con Giuseppe Nova al flauto ed Elena Piva all’arpa nell’esecuzione delle musiche di W. A. Mozart, A. Corelli, M. Ravel, G. Bizet e altri. La rassegna di musica barocca Voxonus Festival festeggia così la sua decima edizione con un programma itinerante tra Liguria e Piemonte.

Gli spettacoli sono momenti esperienziali che promuovono la diffusione della musica eseguita con prassi filologicamente informata e con strumenti dell’epoca, oltre ad avere una forte vocazione turistico culturale. Tra castelli, piazze e antiche abbazie la manifestazione si conferma leader nell’organizzazione di eventi interconnessi con il territorio: “Malgrado le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria crediamo nella necessità di promuovere i concerti di musica dal vivo”, dichiarano gli organizzatori.

Il Voxonus Festival nasce dall’idea di Claudio Gilio, direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Savona, e dello specialista Filippo Maria Bressan all’interno del progetto “Accademia di musici e cantori”, una realtà stabile, sinfonica, operistica e corale improntata su musiche e strumenti del Sette e Ottocento. Sebbene la cifra stilistica sia l’espressione artistico culturale di epoca barocca il repertorio si apre a contaminazioni crossover con incursioni di altri generi che regalano al pubblico un’esperienza unica.

Il format “Dalle Alpi al Mare” ha conquistato il pubblico perché ha saputo unire Liguria e Piemonte intrecciando arte e storia delle due regioni. Protagoniste della rassegna sono le formazioni Voxonus Orchestra, Voxonus Quartet, Voxonus Choir e Voxonus Duo. Il festival collabora stabilmente con l’Accademia del Ricercare e nel corso della sua storia si è confermato di interesse internazionale ma senza mai perdere la sua impronta “glocal”. “Così come nel 2020, anche oggi rivendichiamo il diritto alla musica come pilastro della nostra società e del benessere comunitario – concludono i promotori – La cultura diventa simbolo della ripartenza o, per usare una citazione di Baudelaire, ‘La musica crea uno spiraglio nel cielo'”.

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