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“Il carattere riflessivo della pittura”: luce, forme e materia in mostra a Finalborgo

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Pittura pennello colori
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Finale Ligure. Le suggestive sale dell’Oratorio de’ Disciplinanti proseguono il programma espositivo con la suggestiva mostra “Il carattere riflessivo della pittura”, visitabile dal 24 ottobre dalle 15 alle 20 (lunedì chiuso), a cura di Riccardo Zelatore, organizzata con il patrocinio del Comune, in collaborazione con l’associazione Traumfabrik e con il contributo critico di Claudio Cerritelli.

L’esposizione insiste nel percorso di approfondimento linguistico sulla pittura aniconica contemporanea già intrapreso con alcune precedenti mostre e attraverso le opere di sette artisti che lavorano intorno ai fondamenti dell’immagine e alle radici dell’identità pittorica italiana e internazionale. Anche in quest’occasione si vuol tener fede all’impegno culturale affrontando un tema di superata ascendenza ma sempre di costante attualità: la persistenza della pratica pittorica, qui avvertita come riflessione sui problemi del linguaggio pittorico, non solo di tipo espressivo e rappresentativo.

L’indagine è proposta attraverso i lavori di Italo Bressan (Vezzano, 1950), Sandro De Alexandris (Torino, 1939), Marco Grimaldi (Udine, 1967), Gianni Pellegrini (Riva del Garda, 1953), Roberto Rizzo (Cernusco sul Naviglio, 1967), Tetsuro Shimizu (Tokyo, 1958), Rolando Tessadri (Salorno, 1968), tutti artisti viventi che rinnovano con impegno quotidiano il loro rapporto con la pittura.

La mostra si concentra sulla fisicità della superficie pittorica intesa come elemento primario del linguaggio e ne indaga, pur all’interno di un’area comune di interessi, le differenti determinazioni e procedimenti. La scelta dei valori luminosi, gli equilibri delle forme in gioco, l’immaterialità della superficie per alcuni e la sua presenza immanente per altri suggeriscono un’evoluzione espressiva che non è mai statica ma esplora in modo sempre diverso il rapporto con lo spazio in un costante e coerente divenire di situazioni visive.

Come ha scritto in una lettera il poeta e filosofo francese Paul Valéry, “il vero pittore, per tutta la vita, cerca la pittura”. La mostra richiama pertanto l’attenzione su uno dei temi dibattuti nel panorama artistico contemporaneo attraverso il lavoro di artisti che si situano di diritto all’interno di una continuità disciplinare che, pur nella singolarità e autonomia di ogni operazione individuale, documenta il procedere costante con cui si manifesta il fare pittura.

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