sabato
23
Febbraio
2019

Il Balletto di Milano in “Romeo e Giulietta” al Chiabrera

sabato
23
Febbraio
2019

È la più grande storia d’amore di tutti i tempi: Romeo e Giulietta, eletti a simbolo dell’amore eterno, icone dell’amore in contrasto con la società e il mondo. Scritta da William Shakespeare tra il 1594 e il 1596, la tragedia è da sempre uno dei titoli più rappresentati ed è stata oggetto di riduzioni musicali tra cui le opere di Gounod o quella di Bellini “I Capuleti e i Montecchi”, il balletto di Prokofiev, il poema sinfonico di Čajkovskij, il musical “West Side Story” di Bernstein, nonché numerose versioni cinematografiche.

La nota vicenda affronta i temi sempre attuali dell’amore e della passione, dell’odio e della vendetta e il messaggio eterno che niente è più forte dell’amore enfatizza la purezza dei due personaggi principali: Giulietta, uno dei primi archetipi femminili che, andando contro la volontà dei propri genitori, darà la propria vita per dimostrare il suo amore e Romeo, il più noto innamorato della letteratura, idealista ed impulsivo, che diverrà prima assassino per vendicare l’amico Mercuzio e poi suicida.

Nella coreografia creata da Federico Veratti per il Balletto di Milano la ricchezza di passi trionfa nelle danze d’assieme, la ricerca di un’estetica personale si accentua negli emozionanti passi a due, i virtuosismi classici si fondono con armonia con espressioni moderne rivelando la straordinaria padronanza della tecnica per giungere a dinamiche diverse e di diverso approccio. Una sinfonia di oro e argento domina la scena sia per gli originali costumi – sempre di Federico Veratti – delle due famiglie rivali simboleggiate dai due colori, sia per le scene di Marco Pesta, reinterpretazione della tradizione veronese.

La musica di Čajkovksij è uno degli elementi caratterizzanti e la ricerca musicale commissionata dal Balletto di Milano, iniziata a Mosca dal maestro Bogarad e portata a termine dal maestro Michele Rovetta, è stato un lavoro complesso, partito dagli archivi di Mosca con la prima stesura dell’Ouverture-Fantasie. Scritta in varie redazioni dal 1869 al 1880 di “Romeo e Giulietta” non si è utilizzata, però, solo la celebre versione definitiva, ma anche le altre due, dando allo spettatore l’occasione di conoscere praticamente tutto il contenuto (qui presentato sotto forma di quattro frammenti) dei manoscritti custoditi a Mosca. Gli altri brani scelti sono tratti dalle musiche di scena per “La fanciulla di neve” di A.N. Ostrovskij, op.12, dalle musiche di scena per “Amleto” di Shakespeare, op. 67a, dalla “Terza Sinfonia” op. 29 e dalla “Suite n. 1 per orchestra” op. 43.

BALLETTO DI MILANO
“Romeo e Giulietta”
Balletto in due atti su musiche di P. I. Čajkovskij
liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare

coreografia e costumi di Federico Veratti
scenografie di Marco Pesta

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