martedì
6
Giugno
2023
domenica
11
Giugno
2023

Gli artisti Enrico e Francesco Masala espongono le loro opere a Varazze

martedì
6
Giugno
2023
domenica
11
Giugno
2023
Pittura pennello colori
  • DOVE
  • CONDIVIDI

Da lunedì 5 a domenica 11 giugno, la “Gallery Malocello” di Varazze, via Malocello n.37, sede dell’Associazione Artisti Varazzesi, ospita la mostra personale dei pittori Enrico e Francesco Masala.

L’esposizione dei due fratelli, con stili diversi e una passione in comune … l’Arte, organizzata con la collaborazione dell’ospitante Associazione e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della di Varazze ‘Città delle Donne’, potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:30. Ingresso libero.

“Siamo lieti di ospitare nuovamente i due fratelli Masala, Enrico e Francesco, animati dalla comune passione per la pittura, che esprimono con stili completamente diversi, ma sono uniti nell’amore per l’arte, nelle sue molteplici forme espressive”, ha dichiarato Corrado Cacciaguerra, presidente del Gruppo Artisti Varazzesi.

Enrico Masala

La pittura di Enrico Masala si avvicina ad un verismo neoclassico tendente all’iperrealismo. Egli infatti viene attratto da immagini di vita quotidiana, piuttosto che da animali o scorci caratteristici. L’attenzione per i particolari lo riporta alla sua nascita artistica come orafo, allievo del famosissimo Giulio Sforza. Masala nutre una passione per il bello, ed i gioielli da lui ideati e realizzati ne sono un classico esempio. Successivamente, come il fratello Francesco, sente il desiderio di esprimere la sua arte anche attraverso la pittura. La propensione alla precisione del tratto lo porta inizialmente a realizzarsi attraverso quel figurativo che non è altro che la base solida e indispensabile per manifestare la pittura iperrealista.

Francesco Masala

“Di notevole fascino è la pittura di Francesco Masala. I suoi paesaggi non sono imitati, ma interpretati. Lo spazio urbano si arricchisce di edifici e strade estroflesse. La veduta urbana è trasfigurata, inedita, ma non priva di una narrazione minuziosa e sensibile ai dettagli per accogliere ogni sollecitazione emotiva. Gli elementi architettonici, spesso di citazione classica, perdono il loro carattere possente per assumere movimenti inediti, i quali fungono da matrici motorie dell’opera, sviluppandosi secondo direttrici intersecanti. Lividi bagliori ammorbidiscono le forme compositive della scena, inducendo il segno pittorico ad essere talune volte più contratto, altre più morbido. Tutti gli elementi rappresentati si sviluppano mediante torsioni e modulazioni proponendo infinite variazioni di visualizzazione degli stessi. Ne risulta una composizione insieme potente e instabile per lo scontrarsi e l’inclinarsi dei volumi che creano dilettevoli suggestioni di movimento sonoro. Lo squarcio urbano è come all’interno di un tema musicale, sempre nuovo, vario, ora assume accenti esaltanti, ora euforici, ora felici” esprime la professoressa Mattea Micello, storico e critico dell’arte.

segnala il tuo evento gratuitamente +

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.