venerdì
16
Agosto
2024

Festival letterario “Parole ubikate in mare”, appuntamento con Stefano Massini

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Agosto
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Albissola Marina festival "Parole ubikate in mare"
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Torna anche per l’estate 2024 “Parole ubikate in mare”, il prestigioso Festival letterario estivo della Liguria che, dal 29 giugno al 26 agosto, prevede 22 incontri con 23 scrittori in Piazza della Concordia ad Albissola Marina e in Piazza Sisto IV a Savona. Le serate iniziano alle 21.15 (in caso di pioggia gli appuntamenti potrebbero essere svolti al coperto in luoghi adiacenti alle due location – Museo Muda ad Albissola Marina e atrio del Comune a Savona – oppure rinviati a data da definire) e sono ad ingresso libero.

La rassegna è a cura della Libreria Ubik, del Comune di Savona e del Comune di Albissola Marina, con il sostegno di Bper Banca e NH Hotels & Resorts sponsor ufficiali della rassegna.

La Direzione artistica è di Renata Barberis e partecipano agli incontri Gioele Dix, Pietro Galeotti, Mimmo Lombezzi, Giampiero Timossi, Giorgio Scaramuzzino, Margherita Sirello, Silvia Schiaffino, Lorenzo Caviglia.

Il ventunesimo appuntamento è:

Martedì 20 agosto ore 21,15
Piazza della Concordia ad Albissola Marina:
incontro con l’attore e scrittore
STEFANO MASSINI
e presentazione del libro
“Mein Kampf.
Da Adolf Hitler”
(Einaudi)
Modera l’attore e scrittore GIOELE DIX
Incontro per la rassegna Parole ubikate in mare a cura di Libreria Ubik in collaborazione con ARCI, ANPI, ISREC, ANED

Scriveva Primo Levi che niente è più necessario della conoscenza per evitare il ripetersi della tragedia. A un secolo di distanza da quando Adolf Hitler dettava il suo manifesto politico in una cella, quelle pagine sono diventate uno dei simboli del male assoluto, e come tali sottoposte all’anatema laico che ne ha fatto un libro proibito, e questo cono d’ombra, figlio di una freudiana rimozione, ha contribuito ad accrescerne la mitologia. Ma niente può distruggere l’orrore più del senso critico.
Sí, perché secondo Massini (lo scrittore italiano vivente più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo, tradotto in ventiquattro lingue, vincitore di numerosissimi premi, firma de La Repubblica e noto volto televisivo de La7) Mein Kampf è in fondo solo l’autobiografia di un trentacinquenne delirante alla ricerca di capri espiatori e di sfoghi esistenziali. Da questa formula, ripetibile e tuttora emulata a ogni latitudine, discende l’urgenza di confrontarci ora più che mai con un testo mai morto, capace di riproporsi sotto marchi e colori diversi.

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