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“Ballard in Albisola”: dodici artisti espongono le loro opere ispirate a “L’isola di cemento”

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"Ballard in Albisola" mostra Casa Museo Jorn

Albissola Marina. Con il patrocinio del Comune dal 4 settembre al 15 ottobre l’associazione Amici di Casa Jorn e il MAMCO Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Ginevra invitano alla mostra collettiva “Ballard in Albisola” a cura di Paul Bernard, Cyane Findji, Luca Bochicchio, Stella Cattaneo e Daniele Panucci.

Nella villa dell’artista danese dodici artisti, scrittori, registi e curatori provenienti da diversi Paesi (principalmente Francia, Belgio e Svizzera) hanno realizzato opere site specific ispirandosi sia al luogo sia ai temi del romanzo “Concrete island” (“L’isola di cemento”) dello scrittore britannico James Graham Ballard, ognuno utilizzando il linguaggio e le tecniche più congeniali alla propria pratica creativa e coinvolgendo i bambini con due laboratori sulle sperimentazioni di Asger Jorn.

Ad ispirare i lavori, in esposizione insieme ad altri accuratamente selezionati dalla collezione del MAMCO, è una riflessione in opposizione ai temi affrontati dal libro pubblicato nel 1974, il terzo della cosiddetta “trilogia del disastro urbano”. Il volume narra la vicenda distopica di Maitland, il quale, in seguito ad un incidente dopo aver oltrepassato il guardrail dell’autostrada, si ritrova in un’isola spartitraffico di cemento. Completamente isolato dal resto del mondo, per sopravvivere cerca di ricreare la sua precedente esistenza grazie ai rifiuti provenienti dalla società dei consumi. In contrasto rispetto alla nuova esistenza di Maitland gli artisti hanno ricreato un modello di vita ispirato alla creatività, alla condivisione e a pratiche di riciclo.

Ballard scriveva i suoi libri negli anni ’70, sul finire del periodo albisolese di Jorn, proprio quando i primi tratti dell’autostrada venivano installati in Liguria. La storia raccontata ne “L’isola di cemento” si adatta perfettamente al contesto ligure, la cui scena è dominata ormai quotidianamente dalle difficoltà che si riscontrano nella viabilità della sua rete autostradale, costituita da numerose opere ingegneristiche tanto grandi e complesse quanto fragili e che necessitano di manutenzione.

L’evocazione del romanzo nel contesto della casa museo pone collegamenti narrativi metaforici (un mondo improvvisato sotto l’autostrada) e un insieme di contraddizioni: si immagina il cemento in una terra di tradizione ceramica, si portano i resti di un disastro urbano in riva al mare, si propone di voltare le spalle al mare per affrontare l’autostrada e recitare una “finzione speculativa al presente”, com’è stato definito “Concrete island”, in “una sorta di Pompei alla rovescia”, per riprendere le famose parole di Debord su Casa Jorn.

La mostra è aperta al pubblico il martedì dalle ore 9 a mezzogiorno, il giovedì dalle 15 alle 17, sabato e domenica nel mese di settembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e in ottobre dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 17, anche fuori orario con visite guidate, attività laboratoriali ed eventi dedicati su prenotazione. L’opening è in programma venerdì 3 settembre alle ore 18.

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