Giovedì 19 settembre, dalle h.19.00 con ingresso libero, il Nuovofilmstudio incontra la fotografia con l’evento “Alberto Terrile – 40 anni di fotografia creativa”.
Ritornano gli eventi dedicati alla fotografia con un artista genovese di fama internazionale, il fotografo Alberto Terrile. Nuovofilmstudio, in consolidata sinergia con il Circolo Fotografico Saonensis DLF, dedica un’intera serata alla conoscenza dell’arte di Terrile che, con la sua esposizione personale, i suoi interventi e la sua lectio magistralis renderà anche questo nuovo approfondimento prezioso e assolutamente imperdibile.
h.19.00- rinfresco e incontro con l’autore
h.20.30-proiezione del documentario Riflessioni su pellicola di Paolo De Bord – Italia 2024, 22′
h.21.00 – Lectio magistralis a cura di Alberto Terrile
Un viaggio fotografico attraverso gli scatti e la storia di Alberto Terrile
Attraverso la forma del racconto, l’autore condividerà la narrazione del suo viaggio creativo partito da Genova verso realtà internazionali.
La conversazione sarà commentata da un ricco corredo iconografico.
Alberto Terrile fotografo creativo, attivo nel campo pubblicitario, editoriale e dello spettacolo come curatore d’immagine di coreografi, attori e musicisti internazionali. È specializzato nella ritrattistica d’autore per cui ha ricevuto il Primo premio nazionale nell’89 ed è stato due volte standard di eccellenza al Kodak European Gold Award nel 94 e 96. Come artista ha esposto a Milano, Roma, Carrara, Berlino, Parigi, Avignone, Chicago, Montreal e Toronto. Conosciuto in Italia e all’estero per il suo work in progress sul tema dell’Angelo nella contemporaneità che è stato promosso nel 1995 a Berlino dal regista Wim Wenders, è poi approdato con una versione riveduta presso il Museo del Petit Palais di Avignone che nell’estate 1998 ha curato la sua personale “Sous le Signe de L’Ange”. Da anni si occupa di didattica legata alla fotografia. Dal 2011 al 2023 è stato titolare della Cattedra di Fotografia all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Continua a lavorare in pellicola, promuove una dimensione etica del fotografare occupandosi di realtà difficili con focus particolare sulle neuro divergenze e la neuro diversità oltre a sostenere un rinnovato e salvifico rapporto con la natura.
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