Albenga. Mercoledì 4 agosto nell’Azienda Agricola TerraAlta, in regione Filuse 5, avrà inizio “Provinciali”, la dodicesima edizione di “Terreni Creativi”, il festival multidisciplinare ideato, diretto e organizzato da Kronoteatro, in collaborazione con il Comune e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Liguria, Fondazione Agostino De Mari, Coldiretti, Coop Liguria e Associazione Europea dei Festival.
Si comincerà alle ore 18:45 con Alessandro Berti in “Black dick – Bugie bianche capitolo primo”, in prima regionale, che ripercorre la storia dell’uso del corpo del nero da parte della società bianca europea e americana, virando continuamente tra la conferenza, la confessione, la stand up comedy, la narrazione sarcastica e il concerto. Si scopre così la linea che lega l’immagine iconografica delle Black Panthers a quella dei cantanti hip hop, decostruendo lo stereotipo di maschio nero per come la pornografia lo propone.
Alle 19:45 la presentazione di “Un teatro per il XXI secolo” con il giornalista e docente universitario Oliviero Ponte di Pino in dialogo con Erica Magris, docente associata in Studi Teatrali al Département Théâtre dell’Università Paris 8 Saint Denis. Partendo dalla riflessione su come il sistema teatrale possa superare lo shock della chiusura prolungata delle sale, il libro propone un possibile scenario per il teatro nel nuovo secolo.
Alle 20:45 “Kudoku”, spettacolo in prima regionale della personale di danza del coreografo e danzatore Daniele Ninarello, che insieme al compositore Dan Kinzelman esplora lo spazio come luogo in cui trasfigurare il corpo, la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza.
La seconda parte della serata si aprirà alle 21:15 con l’”Aperitivo quasi cena” e i prodotti del territorio. Alle 22:30 seguirà “Best regards”, in prima regionale di Marco D’Agostin, una performance in cui con otto anni di ritardo scrive a qualcuno che non risponderà mai. Ogni lettera viaggia da un presente ad un altro che potrebbe non trovare ad aspettarla e da questo presente l’artista rivolge agli spettatori un invito: cantiamo insieme di una nostalgia che ci riguarda, noi che non siamo arrivati in tempo per dire quello che volevamo.
Alle 23:30 chiuderà “Salgari Records di Chalanga + Migra”. Synth analogici, drum machine e loops su sax e flauto sono gli ingredienti sapientemente miscelati da Chalanga in una performance in cui si spazia tra world beat con sfumature electro, tropical bass, pattern afrofuturisti e visioni psichedeliche.
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