Venerdì 18 Ottobre alle ore 21 presso l’Auditorium Destefanis a Finalborgo si terrà la presentazione del libro I Teatri di Finale. Musica, teatro e società dal 1752 al 1956 di Flavio Menardi Noguera e Italo Vescovo, con contributi di Walter Barducci e Maurizio Tarrini, pubblicato da Stefano Termanini Editore. Parteciperanno gli autori, l’editore, le autorità comunali, e la presidente dell’Associazione Emanuele Celesia che ha promosso la pubblicazione realizzata grazie al sostegno della Città di Finale Ligure e della Fondazione Agostino De Mari di Savona.
Saranno proiettate rare immagini storiche e l’attore Antonio Carlucci leggerà alcuni estratti dall’opera. Un’occasione per conoscere due secoli di vita culturale di una città che si è sempre distinta per la vivacità e l’originalità delle sue manifestazioni in campo musicale e teatrale.
Per l’occasione, due giorni dopo, domenica 20 ottobre alle ore 16,30 a Palazzo Ricci a Finalborgo, la Sezione Musicale di Conservazione della Biblioteca Mediateca Finalese proporrà una conferenza con audizioni dal titolo Cantarono al Teatro Sivori. Grazie ad una serie di registrazioni storiche realizzate tra il 1906 e il 1950, conservate nella Fonoteca della Sezione, sarà possibile apprezzare la voce di alcuni grandi cantanti che si esibirono nel teatro di Finalmarina. Con la collaborazione della Società dei Concerti di Finale ETS.
Il libro ricostruisce la vita teatrale e musicale di Finale dal 1752 al 1956, anno “critico” che segna la chiusura per inagibilità dei due teatri storici della città: l’Aycardi (del 1804) e il Sivori (del 1868). I due teatri sono al centro della narrazione ma non l’esauriscono, infatti, si parla anche della politica culturale dei comuni di Finalborgo e Finalmarina, poi unificati nel comune di Finale Ligure (1927); dei rapporti con Genova, Savona e Alassio; dei maestri e delle scuole gratuite di musica; dei filodrammatici e delle società filarmoniche; del fenomeno dei “teatrini” presenti nei collegi storici (Ghiglieri e Aycardi), nelle scuole e negli oratori; della musica sacra; di artisti importanti legati a Finale (Camillo Sivori, Nicolò Massa, Simplicio Gualco) e di altri oggi dimenticati; delle compagnie drammatiche o liriche che si esibirono in città portando a volte attori e cantanti famosi; dei prestigiatori e degli spettacoli d’arte varia; dei famosi “veglioni” (ai quali si accorreva da tutta la provincia); dell’arrivo del cinema e della sua diffusione; e di altro ancora. Una parte importante è rappresentata dallo studio dell’organizzazione degli spettacoli e dell’articolazione delle stagioni carnevalesche, mentre un’attenzione particolare è rivolta all’aspetto sociale grazie a descrizioni di costume a volte assai intriganti. Ricostruendo un anello importante di quella “rete dei teatri storici della Liguria” che negli ultimi decenni si è auspicato con forza di rimettere pienamente in funzione, il libro giunge a tratteggiare un caso esemplare rispetto alla civiltà teatrale e musicale italiana dell’Ottocento.
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