Nel pomeriggio di sabato 28 settembre in vetta a Monte Brì, sulle alture di Rocchetta Cairo, sarà collocata una croce commemorativa della battaglia napoleonica del 1794, nel luogo dove sono stati sepolti centinaia di soldati caduti nel terribile scontro fra austriaci e francesi.
Il programma prevede il raduno alle ore 15,30 al Ponte Romano (dove ognuno arriverà con mezzi propri), quindi si salirà a piedi verso la vetta di Monte Brì, da dove si gode di un’ottima panoramica. Il percorso sarà animato dalle spiegazioni storico-naturalistiche del dottor Emiliano Botta. In chiusura una piccola merenda.
Lo scrittore cairese Giuseppe Cesare Abba ambientò proprio in quel contesto il suo avvincente romanzo storico “Le rive della Bormida nel 1794”. Qui, al capitolo ventunesimo, si può leggere la tragica descrizione della battaglia. Il mattino del giorno che seguì la battaglia, combattuta nel pomeriggio di domenica 21 settembre 1794, i rocchettesi appena svegli, guardando verso nord-ovest, esclamarono perplessi: “È già nevicato a Monte Brì!”, per poi accorgersi che il bianco che ricopriva l’altura era dato dalle divise dei soldati austriaci caduti, che giacevano a terra. Abba scrive infatti: “Il suolo era ingombro di morti”.
I cadaveri dei militari vennero poi sepolti in una fossa comune scavata proprio in un ripiano presso la vetta di Monte Brì. Qui la pietà popolare piantò più volte, in passato, una croce in legno per ricordare la sepoltura, ma queste furono travolte dalle intemperie e scomparvero. Oggi, per iniziativa dello studioso di scienze forestali Emiliano Botta, si è deciso di ricollocare una croce nel luogo dell’antico cimitero dei soldati austriaci. Con la collaborazione di alcuni volontari, è stato predisposto un cippo con una croce in ferro ed organizzata l’escursione a Monte Brì per l’inaugurazione della nuova croce.
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