Albenga-Pietra. “Ancora un parto in emergenza sull’autostrada A10, nei pressi dell’autogrill di Ceriale, a pochi chilometri da Pietra Ligure, nel tentativo, vano, di raggiungere il San Paolo di Savona. L’ennesimo da quando, nel 2020, è stato chiuso il punto nascite del Santa Corona. La fortuna e la consueta bravura degli operatori, ancora una volta, hanno fatto sì che tutto si concludesse per il meglio. Ci piacerebbe, però, che non si continuasse a sfidare la sorte”.
Parole del sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi e del consigliere delegato alla sanità Giovanni Liscio, in relazione all’ennesimo parto in autostrada avvenuto nella giornata di ieri (9 aprile).
“Non vorremmo apparire come il solito disco rotto o come coloro che si lagnano sempre di una situazione stagnante che ormai permane da 5 anni. Crediamo, però, che ciò che sta succedendo in questo lungo lasso di tempo nella provincia di Savona non abbia eguali. Non ci risultano, infatti, situazioni simili in altre province della nostra regione. Unicità che si accompagna, anche e purtroppo, alle criticità e ai problemi della rete stradale e autostradale che sono sotto gli occhi di tutti ma, di questo, ne abbiamo già parlato più e più volte”, hanno proseguito.
“Non vogliamo fare polemiche sterili o strumentali ma proposte costruttive. Crediamo si debba arrivare a fare un ragionamento molto più ampio e su tutta la regione. Crediamo ci debba essere un’equa distribuzione dei vari punti nascita in tutta la Liguria, con conseguente ridistribuzione razionale e funzionale del personale. Se è vera come è vera, e non abbiamo motivo di contestare i dati forniti dall’ASL 2, la mancanza di ginecologi e ostetriche”.
“Crediamo che ci siano situazioni, nella regione, dove ci sia una sovrabbondanza di reparti di ginecologia e ostetricia e zone, della stessa regione, in cui c’è una carenza oggettiva. Carenza oggettiva, che sale agli onori della cronaca ogniqualvolta accadono fatti come quello di ieri mattina, e dato inconfutabile che crediamo vada affrontato con la massima serietà e che Regione Liguria dovrebbe prendere in considerazione per cercare, nonostante le difficoltà di carattere organizzativo, di riassegnare in maniera equa questi servizi essenziali per la popolazione. Sarebbe auspicabile che il nostro territorio non fosse preso in considerazione solo quando si tratta di sacrifici e tagli ai servizi ospedalieri e ai servizi sanitari più in generale”, hanno concluso sindaco e consigliere.