Samuele Iorio non delude le aspettative e torna ad essere campione WAKO PRO. A Casalecchio di Reno, contro Rutigliano, tira fuori dal cilindro una prova sensazionale, culminata con uno spettacolare KO ai danni dell’atleta pugliese. Una ginocchiata saltata che ha impattato alla perfezione sul volto dell’avversario, costringendolo alla conta e alla resa dopo pochi minuti dall’inizio del primo round.
Due conquiste del titolo e una difesa portano quindi a tre match titolati vinti per l’atleta di Albenga, che continua da dove aveva terminato il suo 2024, con un Ko e con una vittoria. Primo nel ranking della promotion di Fight Clubbing ed ora nuovamente campione WAKO PRO della categoria -60 kg, si prospetta un futuro radioso per la sua carriera negli sport da combattimento.
“È andata bene, anche meglio di come potevamo aspettarci”, Iorio si dice soddisfatto di questa importante vittoria: “Il match l’avevamo preparato al top, il duro lavoro ha pagato ancora una volta. L’avversario era difficile, lo sapevamo. Anche se abbiamo vinto prima del limite, il match non è stato facile, non sempre un KO al primo round è sinonimo di semplicità. Il colpo è entrato bene, ma anche l’avversario aveva iniziato forte il round. Fortunatamente il colpo del KO è entrato subito, quindi sono riuscito a portare questa vittoria prima del limite”.
“Mi aspettavo un avversario molto rapido – continua Iorio -, e sapevamo che con le gambe era molto preparato. Dovevamo cercare di accorciare la distanza, ma era molto bravo ad eludere la mia strategia. Poi con un colpo alternativo siamo riusciti a raggirarlo e ad andare a segno in modo diverso“.
Il colpo del KO è stato chiamato dal suo coach Alessandro De Blasi: “È importantissimo avere un maestro così all’angolo. Sono nato sportivamente con Alessandro e ormai siamo in sintonia, direi che i risultati si vedono. I miei prossimi match? Stiamo guardando, ci sta pensando come sempre il mio maestro, vedremo e cercheremo di svelare prima possibile i prossimi impegni“.
“Questa cintura la dedico specialmente a mio papà e a tutta la mia famiglia – chiosa Iorio -, oltre alle persone che, come ho detto già nell’intervista pre-match, mi hanno supportato fino ad ora”.
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