Pietra Ligure. “Nelle Unità Spinali lavorano persone appassionate e altamente competenti, spesso lontano dai riflettori. Il loro contributo è straordinario: ogni giorno affrontano sfide complesse, accompagnano i pazienti nel percorso di riabilitazione e migliorano concretamente la qualità della vita di chi ha subito una lesione midollare”.
Con queste parole, il dottor Antonino Massone, responsabile dell’Unità Spinale Unipolare, ha aperto la sua lettera di ringraziamenti per l’ottimo esito della Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale, che si è svolta presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure lo scorso 4 aprile.
La pubblichiamo integralmente di seguito: “Competenza e passione, però, non bastano. Per fare in modo che il loro impatto vada oltre l’ambito clinico, è fondamentale sviluppare anche la capacità di comunicare, coinvolgere e ispirare. La diffusione della conoscenza e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sono strumenti chiave per ampliare la rete di supporto e favorire un cambiamento culturale nella percezione della disabilità”.
“La giornata del 4 aprile ha rappresentato un’opportunità preziosa per valorizzare il lavoro straordinario svolto nella nostra Unità Spinale e per promuovere collaborazioni fondamentali: con le altre Unità Spinali, con il Ministero, con le associazioni (in primis FAIP), con le società scientifiche (SIMS in primis), e con il mondo accademico nell’ambito della ricerca traslazionale. Un ringraziamento speciale alla Scuola di Specializzazione in Fisiatria del Prof. Carlo Trompetto e alla collaborazione sempre più attiva con gli ingegneri del DIBRIS, i Professori M. Casadio e A. Sgorbissa.
Preziosa anche la partecipazione di ANGLAT, attraverso la voce del suo presidente, e dell’Associazione Para- Tetraplegici Ligure (affiliata FAIP), rappresentata da Stefano Porcile, che ha portato la nostra testimonianza fino a Palazzo Chigi”.
“In questa giornata abbiamo acceso i riflettori sul ruolo cruciale delle Unità Spinali e sulle sfide quotidiane di chi vive con una lesione midollare, dando voce ai diritti, ai bisogni e alle potenzialità di una vita attiva e autonoma. Attraverso testimonianze, incontri, momenti di confronto e attività ludiche, abbiamo mostrato che una lesione midollare non è una condanna, ma una sfida che può essere affrontata con il giusto supporto e le risorse adeguate”.
“Abbiamo raccontato storie di resilienza, evidenziato i progressi della ricerca e messo in luce le innovazioni che stanno contribuendo a migliorare la qualità della vita di molte persone. Solo costruendo connessioni e facendo rete possiamo realizzare un futuro più inclusivo e accessibile, aumentando la consapevolezza collettiva sulle necessità e sui diritti delle persone con lesione midollare”.
“A questo punto è doveroso esprimere alcuni ringraziamenti. Partiamo dal sostegno politico: la presenza del Sindaco Luigi De Vincenzi e della Consigliera Regionale Sara Foscolo è stata per noi fondamentale. La politica, infatti, può agire dove il lavoro del singolo professionista non arriva, e il loro supporto – sia pratico che umano – ci ha profondamente motivati, facendoci sentire ascoltati e sostenuti”.
“Un ringraziamento speciale va a Monica Cirone, Direttore Socio-Sanitario, che con parole sincere e rassicuranti ha smentito le voci – purtroppo sempre più diffuse nei momenti critici – di un possibile depotenziamento dell’Unità Spinale. Non solo ci ha rincuorato il contenuto del suo messaggio, ma soprattutto la credibilità di chi lo ha pronunciato: la sua vicinanza, la serietà e la passione dimostrate negli anni ci garantiscono che oltre alle parole ci sarà un impegno concreto per garantire al nostro team stabilità e serenità. Il nostro team – medici, infermieri, OSS, fisioterapisti, psicologo – ha dimostrato ancora una volta uno spirito eccezionale”.
“Chi non ha partecipato direttamente all’evento ha lavorato con ancora maggiore dedizione in corsia, permettendo a tutti, e soprattutto ai nostri degenti, di sentirsi parte di questa giornata di festa. L’atmosfera era armonica, festosa e ordinata. Si percepiva un forte senso di appartenenza, una spinta collettiva a dare il massimo per l’ottima riuscita dell’evento e per accogliere al meglio ex pazienti, famiglie, ospiti e congressisti”.
“Proprio il 4 aprile, il New York Times ha pubblicato la notizia che l’amministrazione Trump ha minacciato di sospendere i finanziamenti alle scuole pubbliche che non eliminino i programmi a favore della diversità, dell’equità e dell’inclusione. Ho letto questo articolo in sala, davanti a più di 100 persone riunite nella hall dell’Unità Spinale. Nulla potrebbe essere più distante dal nostro sentire e dalle finalità del nostro lavoro quotidiano. In quell’istante, guardando le persone attorno a me, ho sentito che ci univano gli stessi valori: accoglienza, giustizia sociale, rispetto della dignità umana”.