Finale Ligure. “Una notizia che rappresenta un duro colpo per l’economia del nostro territorio, un duro colpo all’ immagine turistica ed un enorme disagio per potenziali turisti e residenti. Le spese più importanti le faranno Varigotti e le attività del Porto di Capo San Donato. Ma non solo. Difficile dare un giudizio tecnico su quanto sta accadendo, presumiamo che le motivazioni possano essere diverse; non siamo noi titolati a darne ulteriori”. Lo scrive, in una nota, il gruppo consiliare di minoranza “Impegno per Finale”.
“Certamente le domande che oggi molti finalesi (e non solo) si stanno ponendo sono innumerevoli: non si poteva intervenire insieme pubblico/privato per un lavoro fatto in sinergia sui due fronti? Scavare sotto un muro non crea un problema per lo stesso muro? Riusciamo a creare un by pass invadendo parzialmente la rampa di ingresso al Porto e permettere un passaggio alternato oltre ad una sicurezza per chi dovrà lavorare? Riusciamo a velocizzare l’intervento della provincia su strada per Manie per cercare di togliere un semaforo fisso da mesi? Concertiamo con autostrade spa sospensione cantieri e pedaggio? – si domandano -. Siamo certi (vogliamo sperarlo) che siano le stesse domande che si pone l’Amministrazione in questo momento, ma forse erano da porsi 2 mesi fa, quando si iniziò il cantiere. Purtroppo la tempesta perfetta”.
“I disagi provocati dai cantieri di autostrade e dalla frana di Capo san Donato danno il colpo di grazia ad una viabilità già sotto forte stress da mesi a causa dei cantieri infiniti in Salita del Grillo (neppur iniziato dopo 5 mesi di transenne), Via XXV Aprile e lungo la strada per le Manie (tutti cantieri con semafori). Suggeriamo la convocazione di un tavolo con Autostrade, Regione e Provincia per cercare di sbloccare la situazione, o quantomeno migliorarla. A giugno 2024 sono stati eliminati dal bilancio 200 mila euro di finanziamenti per Manutenzione Strada per Isasco. Attualmente unica strada per raggiungere Varigotti (oltre ad un giro dell’oca da Noli o Spotorno) ma in condizioni disastrose e molto ripida. Non è stato un gesto un po’ avventato? Forse il finanziamento richiesto da chi gestiva prima i Lavori Pubblici aveva motivi fondati. Attendiamo l’esito dei sopralluoghi e delle riflessioni di tecnici, imprese interessate e Comune. Confidiamo tutti in una rapida soluzione per le famiglie evacuate, per il nostro Turismo e la nostra cittadinanza. Ma come diciamo da diversi mesi occorre una marcia in più. Qualcosa non sta funzionando”, concludono.