Polemica

Porta a porta Savona, Santi tuona: “I condomini devono pagare una persona per esporre i bidoni? Una follia unica”

Per Santi la soluzione è "mettere in tutta la città i cassonetti intelligenti"

Palaseas

Savona. “E’ una follia unica che i condomini devono pagare una persona, assicurazione compresa, per esporre i bidoni alla sera e riportarli all’interno al mattino”. Tuona il consigliere comunale Piero Santi in merito alla nuova raccolta porta a porta che prenderà il via in centro da fine aprile e successivamente negli altri quartieri.

“Come si può pensare che i cassonetti vengano messi nell’androne del portone, basta pensare al cattivo odore che viene sprigionato d’estate con il caldo. E alla pulizia dei contenitori chi pensa? E’ un problema enorme che sta causando problemi ai cittadini”

In centro, invece, rimarranno i cassonetti (che saranno sostituiti con quelli “intelligenti” con tessera): “E’ una disparita di trattamento, in centro non cambia quasi nulla”.

Santi ricorda che fin da quando era assessore della giunta Caprioglio – quando era stato deciso il passaggio al porta a porta con la gara a doppio oggetto (vendita del 49% di Ata e nuovo sistema di raccolta) – si è opposto: “Mi han tolto la delega all’ambiente, non condividevo nulla delle politiche attuate, nè i metodi, nè l’impostazione che aveva l’assessore Montaldo. Ero in totale disaccordo e son stato rimosso, quella partita non l’ho toccata”.

Per il consigliere la soluzione è estendere la modalità del centro a tutta la città: “Risolverebbe i problemi a tutti“, aggiunge. E precisa in conclusione: “Il regolamento comunale prevede che i bar non possano mettere tavolini e sedie sui marciapiedi perchè va garantito il passaggio dei diversamenti abili, in questo caso, per i bidoni, superiamo il regolamento?”.

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