Savona. “Il Sindaco e l’azienda hanno bollato come ‘falsità’ le preoccupazioni espresse da noi e dagli autisti sul piano industriale di TPL, durante la loro audizione in commissione. Peccato che il piano conferma esattamente quanto denunciato: taglio delle corse serali, riduzione dei chilometri di servizio urbano, aumenti tariffari, peggioramento delle condizioni di lavoro degli autisti e mancanza di una vera strategia di potenziamento del servizio. Di fronte a queste premesse, è evidente che il piano deve essere ritirato immediatamente, e bisogna rimettersi con umiltà al tavolo, dati e risorse alla mano, per offrire alla città un servizio che sia realmente economico, rapido, efficace e sicuro”. Lo dichiarano i due consiglieri del Movimento Cinque Stelle, Manuel Meles e Federico Mij.
“Anche i lavoratori auditi – proseguono – hanno ribadito tali preoccupazioni, ma di fronte a tutto questo, il Sindaco e l’azienda hanno cercato di distorcere la realtà, negando persino quanto scritto nero su bianco nei documenti da loro approvati. Questo atteggiamento è gravissimo e preoccupante, poiché dimostra quanto siano rimasti inascoltati gli allarmi lanciati dagli autisti e quanto vi sia distanza tra l’Amministrazione e le reali esigenze dei savonesi”.
“Il piano industriale prevede una riduzione complessiva del servizio e un aumento dei costi per i cittadini, senza alcun reale potenziamento dell’offerta. Sono previsti tagli alle corse dopo le 21, sostituite con un disagevole e inefficace servizio a chiamata, con addirittura l’ipotesi di esternalizzare questo servizio. Inoltre, si punta a infarcire la flotta di mezzi elettrici, senza prevedere investimenti in impianti rinnovabili, ma solo l’installazione di colonnine di ricarica. Questo scarica i costi energetici direttamente sull’azienda e, di conseguenza, sull’utenza. Non possiamo dimenticare, poi, che il mercato dei bus elettrici è sempre più dominato dalla Cina, con mezzi di dubbia qualità e sicurezza, con difficoltà su garanzie e manutenzioni”.
“Un reale potenziamento del trasporto pubblico – continuano – deve partire da una valutazione seria delle esigenze dell’utenza e delle risorse che l’Amministrazione è disponibile a stanziare, non certo da tagli ai servizi e aumenti dei costi che scaricano le inefficienze del sistema su lavoratori e cittadini. Se il Comune crede davvero nel trasporto pubblico come modello di mobilità alternativa al mezzo privato, deve impegnarsi a potenziarlo, non certo avallare piani che lo indeboliscono, nascondendosi dietro termini come “rimodulazione, revisione, razionalizzazione”: questi indirizzi avranno solo effetti regressivi, riducendo la domanda e rendendo il trasporto pubblico sempre meno competitivo rispetto al mezzo privato, tutto il contrario di quello che, a parole, la maggioranza racconta da anni”.
“Per questi motivi, il piano va ritirato immediatamente e rielaborato con criteri che mirino all’effetivo miglioramento del servizio per autisti e savonesi, attraverso un confronto serio, razionale e trasparente”, concludono i due consiglieri.