Pietra Ligure. Per il Pietra arriva la seconda sconfitta consecutiva. E questa, se possibile, fa ancor più male del derby con la San Francesco. Contro la Voltrese, i biancocelesti erano riusciti a terminare in vantaggio il primo tempo, ma si sono fatti rimontare in un minuto. La doppietta di Piccardo al 64′ e al 65′ condanna la squadra di Matteo Cocco al 2-3 finale. Ora il Pietra è a 10 punti dal secondo posto: per disputare i playoff deve recuperarne quattro. Tradotto, non basterebbe vincere lo scontro diretto con il Rivasamba all’ultima giornata.
Nel dopo-partita è intervenuto ai nostri microfoni il direttore generale Luca Filadelli, esprimendo il suo disappunto. “È una partita diversa rispetto a quella di settimana scorsa – commenta il dg -. Nel derby cattiveria e agonismo non sono mancati per quella che era una partita che poteva tenerci in corsa per l’obiettivo minimo stagionale. Oggi abbiamo mostrato le nostre fragilità, la parte peggiore di noi stessi. Siamo in un momento della stagione dove gli errori pesano doppio o triplo e siamo andati incontro a una partita che speravo di non dover vedere“.
Filadelli non salva nemmeno i primi 45 minuti, dove comunque il Pietra era riuscito a giocare un bel calcio. Dichiara infatti il direttore generale: “Nel primo tempo abbiamo fatto il minimo indispensabile per la sufficienza. Prendendo il gol che abbiamo preso lo avevamo già macchiato: non è accettabile per le qualità di questa squadra subire gol in questo modo. Poi siamo stati pericolosi, ma ci mancherebbe altro: questa è una squadra costruita per essere pericolosa, bella ed efficace“.
Come anticipato, la classifica si fa realmente complicata. A inizio stagione era difficile immaginarci un Pietra così lontano dai vertici. “Siamo – continua Filadelli – a 10 punti dalla seconda, 12 dalla prima. Le altre hanno dimostrato di avere qualcosa in più, noi dobbiamo fare un grosso mea culpa. Abbiamo tutti delle responsabilità per quanto stiamo vivendo nelle ultime settimane. Non siamo una squadra costruita per fare un punto nelle ultime tre partite. Bisogna tirar su la testa perché è in momenti come questi che si vedono gli uomini forti. Abbiamo attraversato altre situazioni difficili e come è già successo cercheremo di affrontare questa a petto in fuori”.
In particolare, Filadelli individua nella “superficialità” la causa principale di questa deludente stagione: “Nella programmazione non credo che abbiamo sbagliato. Nell’atteggiamento invece questa squadra si è persa spesso in una superficialità che per giocare ad alto livello non ci si può permettere. Quando giochi per arrivare quinti, sesti o settimi, ti puoi permettere dei passaggi a vuoto. Per le prime posizioni ogni dettaglio fa la differenza e quest’anno siamo sempre stati accompagnati da un velo di superficialità. Dobbiamo esserne consapevoli perché è il primo passo per migliorare. Da parte nostra sarà fatto tutto il possibile per far sì che tutto torni al proprio posto“.