Finale Ligure. Tre punti ossigeno per il Finale nella trasferta ostica di Ventimiglia. Sopra 2-0, i giallorossoblù si vedono agguantati nella ripresa ma trovano il coraggio per contrattaccare e trovare il definitivo 3-2 con il gol di Filippo Bertozzi. I finalesi si trovano ora a 20 punti in zona playout ma con l’uscita più vicina, a -4. Insomma, una vittoria che serviva come il pane alla squadra allenata da Lorenzo Scalia.
“Abbiamo approcciato bene l’incontro e a differenza di settimana scorsa, dove abbiamo fatto una partita un po’ molla, l’atteggiamento è stato quello giusto: quello di una squadra che si deve salvare combattendo – ha dichiarato -. Nel primo tempo siamo andati in vantaggio meritatamente e siamo stati bravi a fare il 2-0. Da lì in poi siamo caduti nella loro trappola e per dieci minuti abbiamo un po’ sofferto regalando due gol. Siamo stati bravi a crederci dopo perché dopo che hanno fatto il 2-2, con qualche cambio, abbiamo un po’ ripreso a giocare e abbiamo trovato il gol della vittoria alla fine secondo me meritato. Abbiamo anche tanti infortunati: Giguet, Ballone, Dagnino, Genta e Taku”.
Un appuntamento fondamentale per la prosecuzione della corsa salvezza che non è stato mancato: “Chi aveva giocato un po’ meno si è fatto trovare pronto e anzi ha fatto anche la differenza. Penso a Bertozzi, ma anche a Nazarenko che è stato molto bravo. Posso solo fare i complimenti ai ragazzi perché hanno dato tutto. Palumbo mi ha chiesto il cambio al settantesimo perché non ce la faceva più: sono solo che contento se un giocatore mi chiede il cambio perché ha dato tutto“.
La settimana in casa Finale è stata particolarmente rocambolesca. Scalia ha confermato le percezioni: “Ci sono stati un po’ di confronti in cui ho anche preso in considerazione il fatto di dare le dimissioni. I risultati non arrivavano e quindi il primo responsabile sono sicuramente io che alleno. I giocatori hanno manifestato la loro fiducia che penso per un allenatore sia la cosa più importante. Sono andato poi a parlare con la società rimettendomi alla loro decisione e abbiamo deciso di andare avanti così. Ci siamo parlati dentro lo spogliatoio in modo costruttivo. Alleno dei ragazzi intelligenti, sia quelli più grandi sia quelli più giovani. Hanno capito che il momento era delicato e che bisognava cercare di unirsi il più possibile per tirarsi fuori da questa situazione. Ieri ho visto uno spirito diverso, con giocatori che hanno giocato come non giocavano da un po’ di tempo e questo dà fiducia. La vittoria ci porta in una situazione leggermente migliore di quella della settimana scorsa ma è ancora molto brutta”.
Domenica al Borel arriva il Bragno, che si trova fuori dalla zona calda a 24 punti. Un’altra domenica di fuoco che però deve essere vissuta con un determinato spirito: “Non c’è una partita fondamentale, sono tutte uguali. Noi dobbiamo vincerne almeno quattro e forse neanche bastano per salvarci direttamente. Dovremmo vincerne tante da qui alla fine se vogliamo tirare a salvarci direttamente e possiamo farcela giocando con lo spirito che ci abbiamo messo oggi”.
Scalia crede fermamente nella salvezza: “Ci ho sempre creduto, secondo me i nostri giocatori non meritano questo tipo di classifica. Sono mancate tante cose e quando mancano non è facile. C’è da lavorare, anche perché una squadra che si deve salvare non si può far riprendere in dieci minuti. Però questa vittoria contro il Ventimiglia ci dà un po’ di sprint e fiducia che avevamo perso. Perché le prestazioni, a parte domenica scorsa, le abbiamo fatte più o meno sempre, anche raccogliendo magari meno di quello che dovevamo raccogliere. Ci crediamo sicuramente e vedremo se ci salveremo direttamente o dovremo affrontare i playout“.
