Laigueglia. Juan Ayuso si aggiudica la 62° edizione del Trofeo Laigueglia, classica di apertura del calendario ciclistico italiano su strada.
Lo spagnolo si è imposto al termine di una volata a quattro corridori. Susseguita a un precedente avvincente testa a testa con Christian Scaroni (giunto 2°), sull’erta più impegnativa di Colla Micheri. Nelle battute finali della contesa sono quindi rientrati in discesa anche l’australiano Storer e lo statunitense Pawless, arrivati rispettivamente terzo e quarto.
Per il giovane Ayuso, classe 2002, si tratta del primo ingresso nell’albo d’oro del Trofeo Laigueglia dopo un secondo e un terzo posto.
Chilometri percorsi: 201/201
ORARIO DI PARTENZA: 11:00
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 15:47-16:17
Web cronaca (LIVE):
VINCE AYUSO! VOLATA DI GRANDE POTENZA DELLO SPAGNOLO. Nulla da fare per gli avversari. Lo spagnolo fa suo la 62° edizione del Teofeo Laigueglia dopo un secondo e un terzo posto.
Tempo 4h46’17. Secondo Scaroni, terzo Pawless, quarto Storer.
A completare l’ordine d’arrivo. A 4″ Carboni; sesto a 16″ lo statunitense Sheffield. A 23″ settimo Bettiol, assieme ai francesi Barré e Vercher. Decimo Gualdi.
Triangolo rosso dell’ultimo chilometro. SARANNO IN QUATRO A GIOCARSI LA GARA. AYUSO FAVORITO PER LO SPUNTO VLEOCE, MA ATTENZIONE A SCARONI, IN GRAN FORMA.
Anche Storer rientra nella discesa di Capo Mele. E prova a sorprende addirittura i tre davanti.
15:48 Scaroni prova ad anticipare la volata su Capo Mele. Contrattacco di Ayuso: Scaroni resiste, Pauwless perde alcuni metri. Lo statunitense potrebbe rientrare in discesa dando il tutto per tutto.
Ayuso e Scaroni ad Andora, si dirigono verso Capo Mele: l’ultima asperità prima della picchiata verso il traguardo di Laigueglia . Pauwless li segue: sarà pure lui a giocarsi le sue carte nella volata finale. O alzerà bandiera bianca su Capo Mele?
Ayuso e Scaroni procedono insieme a grande ritmo. Lo spagnolo più da seduto, l’italiano maggiormente sui pedali. Lungo la discesa solo Pawless rientra tra loro.
15:35 I quattro davanti vengono ripresi dagli inseguoti nella parte iniziale di Colla Micheri. Scatti e contro scatti. Quello però più convinto è Ayuso: Scaroni al top lo segue alla grande. Le quotazioni dell’italiano a questo punto salgono sensibilmente per la vittoria finale.
Seguono Storer, Pawless e De Pretto.
I quattro davanti rallentano. I sei inseguitori, con cambi regolari, si ripartano sotto. A breve ultimo attacco a Colla Micheri: si deciderà il Trofeo Laigueglia.
15:30 Ayuso allunga su Capo Mele. Solo Scaroni e Storer rispondono. Pauwles perde qualche metro ma rientra in discesa.
4 uomini al comando: Ayuso, Scaroni, Pauwless e Storer. 6 all’inseguimento a circa 40″. Dietro tra questi anche Bettiol, compagno di squadra di Scaroni.
Discesa Colla Micheri. Scaroni insieme ad Ayuso. I primi inseguitori a 20″. Occasione per l’italiano, sulla carta più veloce in volata. Storer nel frattempo si riporta sui due davanti con una discesa velocissima.
Pawless perde contatta. Solo Scaroni in gran forma rimane con Ayuso.
Tra gli inseguitori Kwiatwkoski si getta in discesa.
15:22 Iniziativa di Ayuso! (dopo aver fatto lavorare la squadra tutto il giorno), il quale con una rasoiata prova a fare il vuoto. Powless e Scaroni riescono a tenere il ritmo del giovane spagnolo.
15:20 Penultimo passaggio di Colla Micheri. Forcing di Powless, in scia Morgado e Ayuso. Ritmo sostenuto a fare selezione assottigliando il gruppo, che rimane composto da una ventina di atleti.
Ai piedi di Colla Micheri gruppo compatto.
15:14 I battistrada, in fuga dal mattino, affrontano il terzultimo passaggio a Capo Mele. Il gruppo, diviso in due tronconi, è a poco più di 100 metri. L’ultimo passaggio a Colla Micheri sarà in gruppo compatto.
15:08
Iniziato il secondo passaggio a Colla Micheri, Tolio e Colleoni perdono contatto. Rimangono Matteo Badilatti, Odd Christian Eiking e Mattia Bais.
Il gruppo tirato dalla Uae Emirates si porta a 30″. La corsa entra nel vivo.
14:40 A metà Colla Micheri parte Eiking. In un primo momento nessuno sembra rispondere, ma in prossimità dello scollinamento Bais e Badilatti si riportato in scia.
14:35 I fuggitivi prendono per la prima volta Colla Micheri (3.7 km al 9%), la salita più breve ma impegnativa della gara. Il tratto dove negli ultimi anni si è decisa la corsa. Il gruppo accorcia a 1’30*.
14:20 La corsa si dirigerà verso Alassio e quindi tornerà a Laigueglia dove inizierà il circuito Colla Micheri-Capo Mele, da ripetere per tre volte.
14:05 Nel tratto iniziale del Testico il vantaggio dei nove fuggitivi sale a 4’15”. Ricordiamo i loro nomi: V.Guernalec, Colleoni, Hellemose, Badilatti, M.Bais, Eiking, Tolio, Meens e Nespoli.
13:50 Battistrada nell’entroterra di Andora, verso lascesa di Testico. Il vantaggio sul gruppo aumenta nell’ordine dei 3’30”. Superata intanto la metà del percorso.
13:25 Ritornati sull’Aurelia primo passaggio da Laigueglia sotto il traguardo, verso Andora e il Testico.
12:40 I battisttada scollinano sul primo GPM. Il vantaggio sul gruppo è sceso nell’ordine dei 2′.
12:30 I fuggitivi proseguono verso Cima Paravenna, primo gran premio della montagna. Il vantaggio sul gruppo sale oltre i 3′.
12:20 i battistrada scendono a Ortovero e Villanova d’Albenga verso Cima Paravenna, la seconda salita di giornata. 6,8 chilometri al 5,6% di pendenza media.
12:10 Trascorsi circa 40 km e passata la prima ora di gara. Nella parte conclusiva della salita di Vendone si sono avvantaggiati nove corridori. Victor Guernalec (Arkea B&B) Kevin Colleoni (Intermarché Wanty) Asbjorn Hellemose (Jayco AlUla) Matteo Badilatti (Q36.5) Mattia Bais (Polti VisitMalta) Odd Christian Eiking (Tietema Rockets) Alex Tolio (VF Bardiani Csf Faizanè) Johan Meens (Wagner Bazin) e Lorenzo Nespoli (MBH Bank Colpack).
Il gruppo segue a 2’30”.
11.55 Diversi scatti in gruppo nei pressi di Orzo, si forma un drappello al comando. Circa una decina di unità.
11:50 I battistrada transitano nei pressi di Vendone.
11.45 Tentativo di Alex Tolio (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), subito rintuzzato.
11.40 La corsa supera Cisano sul Neva e si dirige verso Arnasco. In questo frangente, con le prime asperità di giornata, potrebbe andare via la fuga.
11:35 Un paio di cadute a una curva nella piana di Albenga.
11.30 Il gruppo torna compatto.
11:20 Diversi iniziali tentativi di allungo nelle prime battute tra Alassio e Albenga. Il gruppo al momento rimane però compatto.
11:05 PARTENZA. Il direttore di corsa alza la bandierina, inizia la gara.
I corridori si apprestano a recarsi al chilometro zero, passando dal centro paese. Si partirà alle ore 11.00.
Laigueglia. Il Trofeo Laigueglia 2025, classica d’apertura del calendario nazionale, alza il sipario sulla stagione italiana del ciclismo su strada. Si corre la 62° edizione. La manifestazione, ideata da Pino Villa nel 1964, è organizzata dal GS Emilia.
Per il quarto anno di fila la gara viene proposta ai primi di marzo (anziché nel tradizionale periodo dei primi di febbraio) al fine di favorire una migliore partecipazione di atleti internazionali
Il percorso:
Tracciato consueto e consolidato. Partenza ed arrivo dal borgo marinaro di Laigueglia. 201 chilometri totali per quasi 3000 metri di dislivello.
In avvio trenta chilometri di pianura, poi le due brevi salite di Bezzo (3,1 chilometri al 6,2%) e Vendone (1,8 km al 5,5%), dalle quali verosimilmente partirà la prima fuga di giornata.
Seguiranno quindi le più lunghe erte di Cima Paravenna (quasi 7 chilometri, pendenza media del 5,7) e poi, passando una prima volta da Capo Mele, del Testico da Andora, di poco più di 7 chilometri al 4,5%. Salita regolare, intervallata e addolcita da un falsopiano centrale.
Da Testico si riscenderà dunque ad Albenga e proseguendo verso Alassio la corsa si immetterà nel finale circuito ormai tradizionale. Con l’impegnativo strappo di Colla Micheri (contraddistinto da punte del 12-13%) e infine Capo Mele, ultima asperità e fatica del giorno, con picchiata sul rettilineo dell’Aurelia in via Roma.
Curiosità storico statistiche:
Il vincitore più anziano in assoluto ad essersi aggiudicato il “Laigueglia” è stato Pierino Gavazzi nel 1989, in maglia tricolore. 38 anni e due mesi.
Il più giovane invece è stato il belga Frank Vandenbroucke. Nel 1996 si impose a 21 anni e 3 mesi.
L’unico savonese, nonché ligure, ad apparire nell’elenco è invece l’andorese Mirko Celestino. Attuale ct della nazionale italiana mountain-bike, che nel 2001 la spuntò in una volata a cinque.
Nel 1987 lo svizzero Gilbert Glaus alzò le braccia al cielo. Quella rimane tutt’oggi l’edizione più veloce, vinta a oltre 43,40 km/h di media.