Loano. Ha preso il via ufficialmente oggi, a Loano, il progetto #SicurezzaVera promosso dal Fipe-Confcommercio Donne Imprenditrici e Polizia di Stato per prevenire e contrastare la violenza sulle donne.
L’iniziativa, frutto di un protocollo di sicurezza stipulato tra la Federazione dei Pubblici Esercizi e Polizia, mira a diffondere sicurezza e a trasmettere la cultura della legalità attraverso la formazione del personale che lavora nei pubblici esercizi. In questo modo bar, ristoranti, discoteche e non solo diventano veri e propri presidi di legalità e tutela. L’iniziativa è soprattutto uno strumento concreto ed efficace per combattere il fenomeno della violenza, che in Italia vede il 31,5% delle donne subire una o più aggressioni nel corso della vita.
#SicurezzaVera si muove all’interno della campagna “Questo NON è AMORE”, attiva dal 2016 e diventata un’iniziativa permanente sviluppata dalle Questure con la quale la Polizia di Stato aiuta a far emergere le situazioni di violenza di genere, fenomeno complesso che non può essere affrontato solo con strumenti normativi ma che richiede campagne informative e strumenti di analisi degli episodi delittuosi che possano rendere più efficaci le azioni di prevenzione e contrasto. Per tutte informazioni visitare il sito https://www.sicurezzavera.it/.
Il progetto, presentato ufficialmente a Loano lo scorso mese di novembre, ha preso il via simbolicamente oggi, con l’apposizione di una vetrofania sulla porta di ingresso del Bar Rino di Daniela Leali, presidente di Fipe-Confcommercio Loano. Alla piccola cerimonia erano presenti il questore di Savona Giuseppe Mariani, il sindaco di Loano Luca Lettieri insieme ad alcuni membri dell’amministrazione comunale, il presidente di Fipe Savona Carlomaria Balzola.
Dichiara il questore di Savona Giuseppe Mariani: “Il protocollo #SicurezzaVera e l’alleanza con Fipe-Confcommercio è importantissima. Dopo Savona, Alassio e Varazze siamo molto felici di sapere che il progetto si estenderà anche a Loano e auspichiamo possa coinvolgere tutta la provincia. La Polizia di Stato stipulando questo protocollo ha voluto rafforzare la sua attenzione a quello che accade sul territorio. I locali pubblici – distribuiti capillarmente in ogni comune – si impegnano a essere presidi di legalità e di sicurezza e possono essere di grande aiuto per le donne: una vetrina accesa non è solo un servizio, ma è un approdo sicuro per chiunque dovesse trovarsi in difficoltà. Un passo avanti per diffondere una cultura della legalità, del rispetto e per la prevenzione alla violenza di genere, nell’ottica di una sinergia tra le varie componenti della ‘rete antiviolenza’ che si rivela spessa arma vincente su questo triste ed attuale fenomeno.”
“La prevenzione e la lotta contro ogni forma di violenza e di discriminazione sono una responsabilità di tutti – spiegano il sindaco di Loano Luca Lettieri con l’assessore ai servizi sociali Manuela Zunino ed il presidente del consiglio comunale Monica Caccia – Ogni persona, ogni associazione e ogni istituzione possono realizzare strumenti e iniziative in grado di contribuire a creare una rete multidisciplinare. Tutto comincia dalla presa di coscienza del concetto di empatia. Come diceva Carl Rogers, uno dei fondatori della psicologia umanistica, essere empatico significa ‘vedere il mondo attraverso gli occhi dell’altro e non vedere il nostro mondo riflesso nei suoi occhi’. Dunque l’empatia non è semplicemente quello che faremmo noi nella stessa situazione, ma come agiremmo nella sua situazione tenendo conto della sua visione della vita. Questo progetto permette agli esercizi pubblici, bar, ristoranti, discoteche di diventare punti di riferimento di legalità e di poter essere di aiuto a chi ne ha bisogno. La solidarietà è una delle più alte forme di umanità, ci rende parte di una comunità. Anche il gesto più semplice può cambiare la vita di una persona e salvarla”.
“Il progetto #SicurezzaVera vuole sensibilizzare la cultura del rispetto soprattutto verso la donna – spiega Daniela Leali – e vuole assicurare ad ogni donna la percezione immediata di essere al centro di una rete di attenzione verso il problema della violenza di genere. Fipe è presente sul territorio con circa due locali associati ogni 300 abitanti, perciò è in grado di garantire un presidio costante e offrire un aiuto concreto ad ogni donna che, trovandosi in stato di necessità, decida di recarsi all’interno dei locali in cerca di aiuto”.
“Il protocollo d’intesa con la Prefettura esplicita in ogni suo punto i compiti di un Fipe: in primis segnalare alle forze dell’ordine eventuali comportamenti e/o atteggiamenti inopportuni. L’obiettivo che si pone Fipe è di essere un presidio di sicurezza”.