Doccia fredda

L’aeroporto di Villanova d’Albenga resta in quinta categoria, Genova declassato: la decisione del ministero dell’Interno

Lo scalo del capoluogo ligure passa dalla categoria 8 a 7

Aereo Aeroporto Villanova

Liguria. Il ministero dell’Interno declassa l’aeroporto di Genova (e taglia il personale dei vigili del fuoco che assicura il servizio di salvataggio e antincendio), mentre quello di Villanova d’Albenga resta in quinta categoria. A prevederlo è un decreto adottato di concerto col ministero dei Trasporti che revisiona le categorie Icao (l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile) in modo da assegnare nuovo personale agli scali di Foggia e Salerno.

In particolare si stabilisce che Genova passi dalla categoria 8 alla categoria 7, misura che determina una riduzione di personale pari a 12 unità di cui 4 capireparto e capisquadra e 8 vigili del fuoco. Stessa sorte tocca in Liguria a Villanova d’Albenga (che, come detto, resta in quinta categoria) e in Italia ad Ancona, Brescia, Brindisi, Pescara, Pisa, Rimini, Trieste e Torino. In compenso saranno inserite 60 risorse in organico a Foggia e Salerno.

La revisione, spiega il ministero in una circolare, “deriva dallo studio effettuato dal tavolo tecnico istituito presso il Mit” e e si basa sulla “analisi dei dati di traffico, passati e presunti, parametrizzati sulle dimensioni dei veicoli” al fine di “razionalizzare le risorse attualmente presenti”.

A diffondere la notizia sono i partiti di opposizione che si scagliano contro il governo. “Una scelta ingiustificata in un momento in cui Genova e la Liguria sono sempre più isolate tra rete ferroviaria e autostradale costellate da cantieri e con ritardi quotidiani – tuonano i deputati del Pd Valentina Ghio e Alberto Pandolfo, che insieme a Debora Serracchiani hanno presentato un’interrogazione al ministro Salvini -. Non è pensabile che il ministero dell’Interno declassi l’aeroporto con il rischio che questa operazione abbia ricadute sulla possibilità di sviluppo e crescita, ad esempio sulla possibilità di ospitare voli intercontinentali“.

“Cosa volete declassarci ancora – si chiede un altro deputato ligure del Pd, Luca Pastorino -? Prima è stata la volta dell’Agenzia delle dogane, ora la notizia del declassamento riguarda l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova con una variazione di categoria del servizio antincendio che ne mina la sicurezza e che mette a rischio posti di lavoro. Cercheremo di capire meglio cosa sta accadendo ma le notizie che arrivano hanno bisogno di spiegazioni subito: pensiamo al taglio del personale che questo comporterà, di cui chiederemo subito conto. Che il viceministro Edoardo Rixi batta un colpo”.

Se è vero che l’aeroporto di Genova ha una delle piste più performanti d’Italia, se è vero che vi può atterrare qualsiasi titolo di velivolo e che non ha nulla da invidiare agli altri scali d’Italia. se è vero che vuole continuare a guardare al futuro, che il traffico passeggeri nel 2024 è aumentato del 4% e che nel 2025 puntiamo ad avere le performance pre-Covid… qualcuno allora ci spieghi perché il ministero vuole declassare lo scalo genovese”, aggiungono Stefano Giordano e Roberto Traversi, capogruppo in Regione e deputato del Movimento 5 Stelle, contestando una “scelta che si ripercuoterà inevitabilmente sul personale adibito alla sicurezza dello scalo. Meno vigili del fuoco per un aeroporto strategico come il Cristoforo Colombo è una sconfitta per i professionisti del soccorso e per la città. Una decisione scellerata che, come M5S, contrasteremo in tutte le sedi. Il centrodestra regionale che tanto parla ad esempio di turismo ed efficienza nei collegamenti, non ha nulla da obiettare? L’isolamento della Liguria non si combatte con la supina accettazione di decisioni sbagliate per l’economia della nostra città e della nostra regione”.

“Il presidente della Regione Bucci e il sindaco facente funzione Piciocchi non hanno nulla da dire? Per loro va sempre tutto bene? In un momento in cui la Liguria ha bisogno di potenziare i suoi collegamenti e l’aeroporto in questo potrebbe essere un’alternativa fondamentale, pensando anche a un piano di tariffe agevolate per i residenti, non è accettabile assistere al suo depotenziamento – interviene Armando Sanna, capogruppo del Pd in Liguria -. La nostra regione è sempre più isolata a causa di una rete ferroviaria e autostradale bloccata dai cantieri che rallentano i collegamenti. Ci aspettiamo dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria parole chiare e una presa di posizione decisa: il diritto alla mobilità dei liguri deve tornare al centro del dibattito e delle scelte di Governo e Regione. L’aeroporto di Genova va potenziato. Presenterò un’interrogazione in consiglio per capire come la Regione Liguria intenda intervenire”.

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