Cosa fare

Ingiunzioni di pagamento per vecchie multe, Cangiano: “La Provincia chieda l’annullamento delle cartelle inviate”

"Sia fatto al più presto, perché a breve scadranno i termini per i ricorsi che creerebbero ingiusti disagi ai cittadini, comporrebbero costi ingiustificati ed intaserebbero gli uffici giudiziari"

Giorgio Cangiano

Albenga. “Questo non è il modo corretto di procedere. L’amministrazione provinciale deve richiedere che vengano annullate tutte le cartelle inviate”. Così Giorgio Cangiano, ex sindaco di Albenga, interviene in merito al “caso” delle circa 16.000 ingiunzioni di pagamento per vecchie multe che molti cittadini si sono visti recapitare in questi giorni.

Sul tema Cangiano può vantare una certa “esperienza”. Nel 2016, infatti, insieme ad altri primi cittadini del territorio si era occupato (nella sua duplice veste di primo cittadino e di avvocato) dell’analogo caso riguardante le numerosissime sanzioni prodotte dagli autovelox posti sulle provinciali di San Fedele-Lusignano e Cosseria: “Nel 2016 insieme a colleghi sindaci di altri comuni eravamo riusciti, grazie all’intervento della Prefettura e della Provincia, a far annullare tutte le ingiustizie sanzioni che riguardavano questi autovelox”, conferma Cangiano.

“Ora è assolutamente necessario un altro provvedimento di tal tipo. Non è giusto che molte persone si trovino nella condizione di dover fare costosi ricorsi per impugnare delle cartelle che fra l’altro non indicano neppure la targa del mezzo che avrebbe commesso l’infrazione, in molti casi riguardano sanzione già pagate per le quali visto il tempo trascorso non si è conservata la documentazione attestante il pagamento con la conseguente difficoltà di riuscire a difendersi appropriatamente”.

“Leggo che la società ha ricevuto questo incarico sostiene di non aver potuto verificare se e quando i verbali erano stati inviati – prosegue Cangiano – Ovviamente questo non è nel modo più assoluto il metodo corretto di procedere. L’amministrazione provinciale deve richiedere che vengano annullate tutte le cartelle inviate. Dopo di che la ditta incaricata dovrà effettuare le necessarie approfondite verifiche ed invierà le richieste solo a chi effettivamente è stato un trasgressore e, avendo ricevuto i relativi verbali nei termini di legge, non li ha impugnati ovvero non ha già provveduto al pagamento. Si dovrà inoltre comunque verificare i termini di prescrizione ed indicare con chiarezza i dati necessari per ricostruire la situazione”.

“Questo provvedimento di annullamento deve essere adottato al più presto perché a breve scadranno i termini per i ricorsi che creerebbero ingiusti disagi ai cittadini, comporrebbero costi ingiustificati ed intaserebbero gli uffici giudiziari”, conclude Giorgio Cangiano.

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