Proposte

Consiglio straordinario trasporti, PD: “Revisione criteri per i bonus e collegamenti con l’entroterra”

"Dove sono le misure compensative per pendolari, lavoratori e studenti?"

Treni, circolazione ferroviaria sospesa: guasto alla linea elettrica tra Savona e Finale

Liguria. Coordinamento dei lavori infrastrutturali della rete ferroviaria con quelli della rete autostradale; revisione dei criteri per l’erogazione dei bonus; un biglietto integrato esteso a tutta la Città Metropolitana; un programma dettagliato con maggiori ed efficaci misure di sicurezza per personale e viaggiatori e l’ampliamento dell’offerta dei treni soprattutto nelle fasce serali, prevedendo un coordinamento con il trasporto su gomma per garantire agli utenti, soprattutto più giovani, un maggior numero di mezzi nelle fasce serali e un servizio ferroviario potenziato per collegare l’entroterra, per arginare l’isolamento a cui le aree interne incorrono e disincentivare l’uso del mezzo privato a favore del trasporto pubblico.

Sono queste le principali richieste che il Partito Democratico ha messo sul tavolo del consiglio straordinario sui trasporti di oggi, oltre tutte le richieste sottoscritte con le opposizioni.

“Un ligure su dieci ogni giorno non sa se il suo treno arriverà e se arriverà, se avrà meno di mezz’ora di ritardo, sono 125mila i pendolari su un milione e mezzo di abitanti e per loro ogni giorno spostarsi è un’incognita. Secondo il rapporto Pendolaria 2025, la media degli investimenti per il servizio ferroviario regionale in Italia è dello 0,69% per ogni regione. In Liguria è la metà della media nazionale, siamo allo 0,38 per cento. Briciole, figlie di un contratto di servizio che garantisce, come sosteniamo da tempo, risorse insufficienti per garantire un servizio efficiente e i risultati si vedono ogni giorno. Sono sotto gli occhi di tutti. Per questo abbiamo presentato una serie di proposte per garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini”, premette il capogruppo del PD in Regione Armando Sanna dopo la relazione presentata in aula.

“Da anni in Liguria il trasporto pubblico è allo sbando, spostarsi da e per la nostra regione è diventata un’incognita su cui pesano i cantieri in autostrada e a cui si sono aggiunti quelli alla linea ferroviaria, oltre ai quotidiani disservizi che non sono certo imputabili a presunti e inesistenti sabotaggi, ma solo a una cattiva gestione di cui le Giunte di centrodestra sono complici, incapaci di ottenere risultati per garantire un servizio dignitoso per i cittadini liguri” dichiara il Gruppo regionale del Partito Democratico in Liguria

“Dov’è il tavolo nazionale di confronto richiesto dal Giunta? La Regione ha calcolato a quanto ammontano i danni per i pendolari, i lavoratori, le imprese per i disservizi subiti in questi mesi? Non ci risulta sia stato fatto nulla. Solo annunci. Come Partito Democratico spingeremo a una revisione del contratto di servizio con Trenitalia con investimenti per una migliore organizzazione e misure compensative maggiori a favore di chi ogni giorno si sposta per studio o lavoro. È chiaro che quel contratto non va più bene e non funziona. Ritardi, disagi e cancellazioni non sono più accettabili”.

“Da anni si parla del raddoppio ferroviario nel ponente, da anni si parla di Terzo valico, del nodo genovese, della Pontremolese, ma cosa sta facendo la Regione per accelerare la realizzazione o il completamento di questi progetti? Tutto va a rilento. Ora bisogna agire, porteremo le nostre proposte e ci impegneremo perché vengano realizzate” conclude il gruppo Dem in Regione.

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