Roccavignale. Niente omologazione, nessuna contestazione. Potrebbe essere riassunta così la decisione del Giudice di Pace di Savona – Pietro Lavezzari – secondo la quale le multe basate su rilevatori di velocità non omologati sono da considerarsi nulle.
Il caso in questione riguarda una multa emessa dalla polizia locale di Roccavignale, basata su immagini catturate dal sistema Velomatic. Nel suo ricorso, il cittadino ha evidenziato che al verbale mancavano i documenti necessari a certificare l’omologazione e la taratura del dispositivo, requisiti obbligatori previsti dalla legge.
Il focus della sentenza si basa su un principio giuridico ormai consolidato: l’omologazione ministeriale degli strumenti di rilevamento della velocità non può essere equiparata alla semplice approvazione tecnica. La Corte di Cassazione, con pronunce precedenti (ad esempio, Cass. Civ. 14597/2021 e n. 10505/2024), ha ribadito che: “L’omologazione garantisce la perfetta funzionalità e precisione del dispositivo, essendo il frutto di test tecnici e verifiche di laboratorio, a differenza dell’approvazione, che ha una portata amministrativa più limitata”.
La distinzione tra omologazione e approvazione è quindi fondamentale: mentre l’omologazione è un passaggio tecnico imprescindibile per l’utilizzo degli autovelox, l’approvazione è un processo meno rigoroso che non garantisce le stesse verifiche approfondite.
La sentenza si inserisce in una lunga scia di pronunce favorevoli agli automobilisti, rafforzando l’obbligo per le amministrazioni locali di garantire trasparenza e regolarità nell’utilizzo degli strumenti di controllo elettronico.