Liguria. “La prima settimana di gennaio è stata sicuramente la più pesante per l’influenza in Liguria, con molti ricoveri dovuti anche a virus diversi, la B, la A, H1N1. L’influenza continuerà a colpire anche la prossima settimana. Con una incidenza di circolazione del virus dell’11.8% siamo tra le prime regioni italiane dopo Lazio, Marche, Abruzzo, Campania e Puglia”.
Così l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò in merito alla circolazione dell’influenza in Liguria.
“Ancora di più in questa fase ringrazio tutti i sanitari che in questi giorni, così come durante le vacanze di Natale, sono al lavoro per tutelare la salute dei liguri. Ringrazio anche i medici che ci hanno permesso di attivare gli influenza Point, che ricordo rimarranno aperti anche durante questi ultimi tre weekend di gennaio”.
Per quanto riguarda il savonese, la Asl 2 ha registrato 325 accessi tra il mese di dicembre e l’Epifania negli ambulatori per codici minori, attivi nel periodo delle festività.
Gli “Influenza Point” saranno quindi operativi nelle seguenti giornate di 11-12, 18-19, 25-26 gennaio. Le sedi rimarranno invariate rispetto a quelle natalizie: Pietra Ligure – Ospedale Santa Corona dalle 14 alle 20; Savona – Ospedale San Paolo dalle 14 alle 20; Albenga – Ospedale Santa Maria Misericordia dalle 14 alle 20; Varazze – Studio medico Ebinobi (via Carattino, 39) dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18; Alassio – Alassio Salute (vico della Chiusetta, 14) dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18.
”L’incidenza di sindromi influenzali in Liguria – continua il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - ha raggiunto il picco durante le vacanze natalizie in anticipo sul quadro nazionale; nella nostra regione in particolare abbiamo osservato una frequenza di malattia molto elevata nella coorte degli over65 con ricadute sugli accessi ospedalieri”.
“Stiamo osservando la co-circolazione di più tipi e sottotipi di influenza, con prevalenza di virus A(H1N1), e di altri virus respiratori. Anche nelle altre regioni l’incidenza è in aumento, non possiamo, quindi, escludere una seconda riaccensione della circolazione virale anche nelle prossime settimane” conclude Ansaldi.