Era tutto pronto per l’inizio di 2025 di Sasha Mosso, talento calicese del Kombat Team che, domani sera, avrebbe dovuto calcare il ring di Kick and Punch, nota promotion italiana e ben conosciuta anche a livello internazionale. Il giovanissimo talento calicese classe 2006 avrebbe dovuto affrontare Nicolò Rossi nella categoria -54 kg di K1.
Il match però, qualche minuto fa, è stato annullato. Mosso ha regolarmente superato la “fase del peso”, fondamentale per provare appunto l’effettivo peso dell’atleta, spaccato al grammo. L’avversario non è riuscito a rimanere nel range prestabilito, superando i 54 kg di 1,2 kg. In questo sport ci sono diversi iter da seguire prima di arrivare effettivamente ad indossare i guantoni e, se un atleta non supera uno dei requisiti, il match viene annullato.
Tutto lo sconforto arriva sia dalle parole dell’head coach della Kombat Team Alassio Alessandro De Blasi e dal canale Instagram del team: “Avversario in ritardo e 1.2 kg sopra il peso prestabilito, Ale decide giustamente che Sasha non combatte. Complimenti a Sasha, a 18 anni sempre super professionale“.
“C’era una differenza di peso troppo importante, da regolamento non si può combattere – spiega De Blasi -. Io per primo non ho accettato di combattere con una differenza di peso così eccessiva. Ci spiace perchè abbiamo lavorato molto duramente in questi ultimi mesi, con impegno e professionalità, non c’è stata ulteriore professionalità dall’altra parte“.
(Sasha Mosso nel momento del peso)
Nonostante tutto, Sasha nell’intervista racconta tutti i vari step che l’avrebbero portato a calcare il ring domani sera nella nota promotion milanese, accompagnato dal suo allenatore Alessandro De Blasi che, nella giornata di ieri, ha ricevuto a Savona il premio di Tecnico dell’Anno 2024.
Inoltre, un piccolo riassunto della fine dell’anno passato, decisamente intenso, per l’atleta ligure. Tornato dalla Thailandia dove ha disputato e vinto due match per ko, ha aspettato il compimento dei 18 anni di età e si è subito cimentato in due incontri da professionista anche in Italia, uno di Muay Thai e uno di K1. Da entrambi gli incontri ha fatto vedere di che pasta è fatto, riuscendo a dimostrare di avere un futuro in questo sport e ritagliandosi un posto nella card di domani sera dell’evento milanese.
Come infatti dichiara Mosso ai nostri microfoni: “Ho avuto due match belli tosti, uno con un avversario nella categoria di peso sopra e con una differenza di peso importante. Pensavo di aver vinto, ma i giudici hanno premiato le fasi di clinch del mio avversario. Nell’altro match, contro l’ex campione italiano della mia categoria, abbiamo disputato un match di tre round molto intensi. Ho perso ai punto, però ho imparato molto da quell’incontro“.
Il lavoro che un atleta porta sul ring tante volte nasconde tanti altri round da affrontare ogni giorno, ma tutto questo lo ha messo sotto i riflettori di chi pratica questo sport nella zona, definendolo da molti un talento: “Mi alleno e faccio molti sacrifici per questo sport. Non mi sono mai reputato così, però accetto i complimenti, è frutto di tanta dedizione. Se mi sento però migliorato? Assolutamente sì. Da ogni match si impara e poi si porta tutto in palestra per migliorare match dopo match“.
Rossi è leggermente più alto e quindi sarà difficile contrastarlo. Inoltre, cerca sempre di dettare il suo ritmo: “È il suo stile, non mi sembra che varia molto. L’abbiamo studiato con il mio allenatore Alessandro De Blasi e il mio compagno di palestra Samuele Iorio. Abbiamo studiato delle tattiche in palestra provandole molte volte, ora cercherò di portarle al match e vedremo se daranno i loro frutti”.
Nonostante qualche acciacco nello scorso pre match, per questo incontro è sia fisicamente che mentalmente al top: “Ho avuto sfortuna e per lo scorso match non ero al massimo. Non ho voluto parlare, se pensi di combattere solo quando sei al 100%, praticamente non combatteresti mai. Per ora si, incrocio le dita e spero di essere al top per domani. Sicuramente arriviamo belli carichi”.
Arrivano inoltre anche le parole del suo angolo ed Head Coach della Kombat Team Alassio Alessandro De Blasi. L’allenatore è stato inoltre insignito nella giornata di ieri dal Comune di Savona della targa e riconoscimento di “Sportivo savonese dell’Anno” come “Tecnico dell’Anno” per i risultati raggiunti dagli atleti della sua palestra nel 2024: “È stata una grande soddisfazione. Sono insieme ad altri atleti di livello olimpionico, essere accostato a certi nomi molto più grandi di me di età e che hanno fatto la storia a livello olimpionico mette molta emozione. Tante volte il mio sport non è messo alla pari di altre specialità, rende onore a me ma spero anche a tutta la mia categoria”.
(De Blasi nel momento della premiazione a “Tecnico savonese dell’anno”)
Ecco le sue parole riguardo al match del suo atleta: “È un bel contesto perché Kick and Punch è uno degli eventi più importanti a livello nazionale ed internazionale. Quest’anno ci sarà il torneo dei 100.000 euro, il che rende l’evento di caratura internazionale. Per Sasha è una grande occasione di mettersi in mostra a livelli molto alti, siamo già su di giri per questo”.
“Stiamo lavorando bene, finalmente abbiamo avuto il tempo per prepararci al meglio – continua De Blasi -, siamo pronti ed abbiamo cercato di lavorare su tutti i fronti curando i minimi particolari. Sascha oggettivamente è un talento, chiunque lo veda combattere, rimane a bocca aperta, soprattutto per l’esperienza che ha nonostante la sua età”.
L’impegno è tutto ma non basta, confrontarsi con i migliori ti rende migliore: “Sono abituato a mettere i miei atleti spesso in situazioni di difficoltà per farli crescere. In Italia nel peso di Sasha non ci sono molti atleti, o si va ad un livello basso e vincere facile, magari anche cinture di cartone ma non è nel mio DNA, non è il mio modo di crescere i miei atleti. Spesso affrontiamo sfide molto importanti, solo così i miei atleti negli anni sono cresciuti“.
“Con lui siamo subito partiti da pro a livelli – chiosa De Blasi -. Sia nel primo che nel secondo match ha affrontato due atleti molto impegnativi, il primo anche più pesante ma abbiamo accettato lo stesso e secondo me aveva vinto lui. Sono conscio del valore di Sasha, so che può giocare a questi livelli. Il risultato all’inizio non è importante, l’importante è che l’atleta faccia esperienza”.