Finale Ligure. “Come gruppo di minoranza non abbiamo detto nulla fino adesso perché fiduciosi (e speranzosi) che entro fine anno l’attuale amministrazione potesse nuovamente cambiare idea. Ma ormai l’anno si è concluso ed il dado è tratto: cancellato dalla programmazione 500 mila euro di intervento su Final Pia. Stiamo parlando degli oneri di urbanizzazione dell’ex Hotel Savoia”. Così Andrea Guzzi, capogruppo di minoranza di “Impegno per Finale”.
“La scorsa primavera si era stabilito di procedere ad un grande intervento di risanamento di tutta via IV Novembre (la zona compresa tra la Pizzeria Neapolis ed il fiume Sciusa), di tutto Largo Volpi e parte iniziale di via Castelli oltre ad un nuovo ed ampliato parco gioco in via Santuario. Nuovi sottoservizi (a completamento di tutti gli impianti cambiati negli ultimi 7 anni), nuova regimazione acque piovane, nuova asfaltatura in sostituzione di quella attuale tutta devastata dalle radici, 14 nuove alberature in sostituzione delle 7 attuali che presentano problemi e soprattutto ne creano ai sottoservizi ed agli utenti della strada. Un nuovo parco gioco interamente rinnovato ed ampliato rispetto all’ esistente, la predisposizione di un servizio igienico pubblico per il Rione (come fatto per il Borgo e per Marina anche se inspiegabilmente non ancora attivi). Sarebbe stato il completamento della Riqualificazione del centro di Final Pia”.
“L’assessorato ai lavori pubblici ha cancellato questa previsione. Un progetto già pronto nel 2024 che è stato quindi accantonato; risorse che erano già disponibili destinate al bilancio generale e che non ricadranno sul rione cui spettano (questo si desumo dalla lettura del bilancio approvato dalla maggioranza perché per il 2025 , anno in cui l’amministrazione farà pagare gli oneri all’ Hotel Savoia, non è previsto nessun intervento su Pia); ennesimo cantiere che sarebbe dovuto partire ad ottobre 2024 e che invece è stato cancellato. Certamente legittimo, ma in contrasto con quanto più volte dichiarato in campagna elettorale dall’attuale amministrazione e con la quale eravamo d’accordo: gli oneri delle grandi operazioni del rione son da impegnare nello stesso rione”.

“Prima di cancellare progetti, posticipare introiti di oneri ed eliminare cantieri già previsti servirebbe un po’ di studio, di confronto e di lungimiranza”.