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Albissole sconfitta a Ceriale, Sarpero: “Tanti nostri errori davanti ma complimenti a Mambrin: gli pagherò una pizza a fine stagione”

"Un grande amico, sta facendo un campionato straordinario". Sul percorso dei ceramisti: "La nostra crescita passa da essere rammaricati più per il risultato che per la prestazione"

Ceriale. Dopo una partita molto accesa, l’Albissole deve arrendersi al Ceriale: i biancoblù di Mambrin vincono 2-0 grazie alle reti di Beluffi e Bonifazio. Sono state diverse le occasioni da rete nitide dai ceramisti ma oggi non sono riusciti a capitalizzare. Su questo e sul primo gol incassato (arrivato su una mancata collaborazione collettiva in fase di non possesso) si è rammaricato e arrabbiato mister Carlo Sarpero, nonostante la prestazione dei suoi non sia affatto da bocciare.

“Sono arrabbiato perché il primo gol che abbiamo preso per una cosa che non fa parte del mio calcio – incalza il tecnico nel post partita -. Un giocatore si è fermato e abbiamo preso contro una palla in diagonale. Il loro attaccante è stato molto bravo e sulle palle lunghe hanno fatto davvero male, il loro attacco ha qualità. Noi abbiamo sbagliato davvero troppo davanti ma il pari sarebbe stato il risultato più giusto per le occasioni prodotte”.

Poi un calo mentale “È arrivato dopo la mancata assegnazione di un calcio di rigore per un fallo di mano. Già c’era stato quello del primo tempo abbastanza clamoroso su Diana. Sta diventando una costante difficile da commentare. Quel secondo episodio ci ha portati via dalla partita a livello nervoso. Ora recuperiamo gli infortunati e le forze perché questa è stata una partita dove usciamo con molto rammarico”.

Sulla differenza tra i due tempi: “Nel primo creato meglio con il gioco nonostante venissero a prenderci alti, nel secondo tante palle inattive e tante sbagliate. Comunque non abbiamo subito praticamente nulla, il mio portiere non ha fatto una parata. Un plauso ai ragazzi per l’atteggiamento di volerla giocare fino all’ultimo”. Sulla scelta di giocare palla a terra: “Nonostante il vento sia stato clamoroso, quello è il nostro gioco”.

Sul percorso di maturazione dell’Albissola da neopromossa: “A me è stato chiesto di mantenere la categoria, qualcuno si è ingolosito per l’alta classifica e non ha pensato che siamo dovuti tornare sul mercato per le tante assenze e accelerare la crescita di 2006 che non hanno mai giocato in Prima Squadra. Alcuni dei 2004 erano fermi. La crescita si vedrà l’anno prossimo. Mi aspettavo sicuramente una crescita maggiore dopo un girone d’andata fatto bene, ma ci sono ancora tante partite. La nostra crescita passa da essere rammaricati più per il risultato che per la prestazione”.

Un bel momento l’abbraccio con Marco Mambrin ad inizio gara, così come le parole spese per lui ai microfoni: “Sono contento per lui. Abbiamo fatto il corso insieme e so il percorso che ha fatto. Non è stato fortunato quando ha preso le Prime Squadre. È un grande amico, sta facendo un campionato straordinario togliendosi le soddisfazioni che merita: quest’anno una vittoria per uno, gli pagherò una pizza a fine stagione”.

Infine un punto dall’infermeria: “Abbiamo avuto cinque infortuni gravi su gioco violento degli avversari, come per esempio quello su Rebagliati che ha finito la stagione per un intervento assassino di un difensore della Sestrese. Non parlo di oggi, ma tante volte gli avversari danno spesso gioco alla squadra che gioca rispetto a quelle che la mettono su un agonismo un po’ esasperato. Avendo perso questi giocatori importanti adesso abbiamo recuperato Cancellara, Diana e Saracco. Speriamo di fargli recuperare la forma fisica perché abbiamo davvero bisogno di tutti”.

 

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