Pietra Ligure. Si è tenuta questa mattina presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure la presentazione dell’intervento di riqualificazione della “sala codici rossi”.
Il locale è stato oggetto di ampliamento e razionalizzazione degli spazi, al fine di ottimizzare le esigenze funzionali nel trattamento in sicurezza dei pazienti critici e ad alto rischio.
“Portiamo avanti l’ennesimo intervento edilizio di ampliamento sul pronto soccorso di Pietra Ligure – afferma il direttore generale di Asl2, Michele Orlando – i dati danno un trend in costante crescita sul settore dell’emergenza: sia a livello nazionale, del 10% (tra il 2023 e il 2024), stesso incremento che abbiamo avuto in provincia di Savona dove siamo passati a un +15% sugli accessi in pronto soccorso”.
“In particolare Pietra Ligure ha visto un’attività che è aumentata da 44mila a ben 50mila accessi nel 2024, quindi ampliamento necessario e importante e sarà utile già a partire dalla prossima settimana”, conclude Orlando.
“Questa ottimizzazione, infatti, avrà un impatto significativo sulle condizioni dei pazienti, garantendo risposte ancora più tempestive alle emergenze. Inoltre, un ambiente di lavoro più funzionale e attrezzato favorirà una gestione più fluida e collaborativa delle attività cliniche, migliorando non solo la qualità dell’assistenza ma anche le condizioni operative del personale sanitario” conclude il dg Asl2.
“La nuova configurazione risulta più efficiente per accogliere e trattare con immediatezza l’arrivo dei casi più gravi e complessi. Un adeguamento degli spazi per gestire gli accessi di un dipartimento di emergenza di secondo livello quindi in questo modo adesso riusciremo a gestire due codici rossi contemporaneamente e quattro pazienti al monitoraggio successivo di stabilizzazione – afferma Alessandro Riccardi, direttore del pronto soccorso -, quindi uno spazio aperto essenziale per la gestione dei pazienti critici che per noi è prioritario”.
“Noi abbiamo circa un 6% di codici rossi rispetto agli accessi del pronto soccorso dell’area generale quindi la percentuale è significativa – aggiunge Riccardi – abbiamo un bacino d’utenza su patologia tempo dipendenti che inizia da Ventimiglia e arriva, in parte, al territorio del savonese, quindi le casistiche sono importanti. In questo modo miglioriamo la qualità dell’assistenza”.
“Il Sistema dell’emergenza urgenza della Regione Liguria è tra i migliori a livello nazionale per qualità e tempestività di intervento. Il potenziamento e il miglioramento della parte strutturale del secondo hub per adulti, che copre la vasta area del Ponente ligure, è un segnale di grande attenzione da parte dell’Azienda ai temi del Pronto Soccorso e in particolare ai casi a più alta complessità. E’ anche attraverso il miglioramento degli aspetti strutturali che si garantisce un incremento delle performance sanitarie da parte degli operatori. Anche con questo intervento si ribadisce il ruolo centrale dell’ospedale Santa Corona nell’ambito del tessuto sanitario regionale”, afferma il neo assessore alla Sanità, Massimo Nicolò.
“Questo ampliamento va in contro alle esigenze che questo ospedale rappresenta cioè che sia un polo d’urgenza unico in questa arte della Regione, quindi andare a potenziare sull’urgenza credo che sia la vocazione di questo ospedale”, spiega il sindaco Luigi De Vincenzi.
“Questo è un bel segnale, un segnale che si va avanti e che non è vero che il Santa Corona è in recessione“, conclude il sindaco.
“Il codice rosso non è una sala come le altre. È il luogo dove si concentrano in pochi minuti le più alte professionalità e le più profonde emozioni e ansie. Vedere spazi rinnovati e modernizzati è certamente una conferma del grande e crescente lavoro che il nostro pronto soccorso porta avanti per tutto il ponente ligure. Ora aspettiamo, con fiducia, la posa della prima pietra del Nuovo Santa Corona che rappresenterà il cambio di passo strutturale”, afferma la consigliera comunale (FdI) Silvia Rozzi.
Dettagli dell’intervento edilizio
L’intervento di riqualificazione nasce dalla necessità di ottimizzare gli spazi a disposizione con ampliamento e razionalizzazione delle superfici a disposizione, protese a soddisfare le esigenze funzionali nel trattamento in sicurezza dei pazienti critici ( “CODICI ROSSI”) ad elevato rischio.
Il progetto, diretto e redatto dall’Ufficio Tecnico di ASL 2, attraverso l’abbattimento di tre pareti interne ha permesso di ottenere un nuovo organismo polivalente di ampie dimensioni di tipo “open space” sostanzialmente distinto in due aree, una dedicata al trattamento potenziale di due pazienti su due lettini di tipo operatorio dedicati e serviti da apparecchiature pensili ed altre due aree con 4 posti letto di terapia semi-intensiva/intensiva, monitorati con telemetria e osservazione anche da remoto.
Il progetto ha contemplato tutti i livelli di finitura edile e affine, serramenti e il rifacimento di tutti gli impianti tecnologici ( elettrico, dati, rilevazione fumi , gas medicinali, speciali) con l’acquisto di nuovi testa-letto per i pazienti allettati.
Queste tre aree facenti parte dello stesso locale “OPEN” sono tutte servite da accessi indipendenti con porte scorrevoli e da diversi livelli di separazione potenziale con tende all’occorrenza, per una visione e monitoraggio continui dei pazienti critici in osservazione intensiva.
La versatilità di un organismo di tipo aperto così conformato permette una grande varietà funzionale di utilizzo, con l’accesso contemporaneo ad equipe di medici specialisti.