Inusuale

Presepe, a Villanova d’Albenga le culture si incontrano: tre diverse Natività con bambole da tutto il mondo

Accanto a un quadro dipinto dal savonese Domenico Guidobono ci sono figure africane e siberiane, circondate da bambole con cui hanno giocato bambini Hopi, Kuna, giapponesi, Namchi o Fali

presepe 2024 tribaleglobale

Villanova d’Albenga. Tre diverse Natività, a rappresentare diverse culture, circondate da bambole provenienti da tutto il mondo. E’ il “presepe” inusuale allestito quest’anno a Villanova d’Albenga da Tribaleglobale, il laboratorio permanente di idee fondato nel 2004 e portato avanti da Giuliano Arnaldi.

“Nel nostro Presepe, come sempre, la bellezza arriva da ogni luogo e da ogni tempo – racconta – e quest’anno si manifesta nello spazio austero e ieratico dei ‘Magazzini del Map’ di Villanova d’Albenga”. Si può dire, chiarisce Arnaldi, che i protagonisti del presepe siano i bambini e le donne: “Anzi, il Bimbo e la Donna per eccellenza, per dirlo in modo laico l’archetipo del Figlio e della Madre. Sono loro i protagonisti del Presepe, ed ancora oggi fare il Presepe è una gioia sopratutto se condivisa con i bambini. Ma come fare, in tempi in cui bambini e donne sono le prime vittime di questa tragica quotidianità violenta, a fare un presepe che non ignori la realtà ma testimoni la speranza? Ancora una volta la bellezza dell’arte ci aiuta”.

Con le bambole contemporanee dell’artista toscano Filippo Biagioli dialogano infatti “figure presepiali che in realtà sono anch’esse bambole – spiega Arnaldi – con cui hanno giocato bambini Hopi, Kuna, Giapponesi, Siberiani, Namchi, Turkana, Fali. E ciò che è chiamato Sacra Famiglia (e che forse è meglio definire Sacralità della Famiglia, intesa come soggetto comunitario che non dovrebbe essere bombardato, deportato, emarginato, offeso, irriso) qui è declinato in tre modalità diverse: la nostra, grazie ad una Natività dipinta nel XVII secolo attribuita al savonese Domenico Guidobono; quella africana con tre piccole figure Turkana; e quella siberiana con il gruppo di figure Ostyak. Attorno a questi tre nuclei esistenziali, a questi tre ‘presepi’, c’è un popolo gioioso di figure con cui hanno giocato bimbe e bimbi – perché le bambole non sono solo roba da bambine – di tutto il mondo, con quella fantasiosa serenità che in fondo è il vero spirito del Natale”.

“Che questo spirito sopravviva ai tempi bui che stiamo vivendo dipende anche da ciascuno di noi” è l’auspicio di Arnaldi. Il Presepe Tribaleglobale quest’anno si può visitare negli spazi ancora in divenire dei “Magazzini del Map” in via Marina Verde 38 a Coasco, Villanova d’Albenga, chiamando i numeri +39 3348559850 e +39 3473454083.

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