Istantanee

Il meglio del 2024 di sport savonese: medaglie, finali scudetto e imprese storiche

Ma anche sforzi societari cruciali e storie esemplari

Generico dicembre 2024

Tanto calcio, come normale che sia, ma anche volley e pallanuoto. Tra risultati di squadra e individuali, ecco la selezione di istantanee del 2024 di sport realizzata da IVG.

Il primo momento cruciale non è sportivo e nemmeno si svolge a Savona, ma a Roma. In un giorno che non capita tutti gli anni, il 29 febbraio. Nella tarda mattinata, la dirigenza dell’allora Città di Savona acquisisce il marchio del Savona 1907 Fbc dall’avvocato Massimo Cittadino riportando nella città della Torretta lo storico simbolo del calcio nostrano. Si chiude la parentesi più surreale della storia travagliata del Vecchio Delfino.

Rimanendo in città, il risultato più importante a livello sportivo è stato della Rari Nantes Savona che è riuscita a spezzare dopo tanti anni la consueta Finale Scudetto tra Recco-Brescia superando proprio i lombardi in semifinale. In vasca non c’è stata storia, specialmente il 25 maggio giorno della gara di ritorno che ha sancito la vittoria dei recchelini. Ma la stagione super dei ragazzi di Angelini ha riacceso l’orgoglio savonese, spesso sopito e – con rammarico dello stesso club – rispentosi presto nonostante la società abbia acquisito la Wild Card per la Champions League. Competizione in cui la squadra sta facendo benissimo visto che ha superato il girone con un turno di anticipo.

Primavera che ha regalato grandi soddisfazioni anche alla pallavolo della nostra provincia. L’Albisola si è salvata per il secondo anno consecutivo in Serie B2. Obiettivo raggiunto anche dalla neopromossa Albenga. Le due squadre si stanno difendendo bene anche quest’anno nel girone toscano insieme alla terza savonese, il Celle Varazze, che lo scorso aprile ha festeggiato la vittoria dei playoff di Serie C con conseguente approdo nel campionato nazionale.

In un anno che ha visto il Giro D’Italia fare tappa ad Andora e l’ennesima eccellente organizzazione del Meeting di Atletica “Ottolia”, merita la copertina l’albisolese Ilaria Spirito. Il libero classe 1994 ha fatto parte della squadra che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi. Un successo storico per la pallavolo italiana firmato da Julio Velasco.

Rimanendo in territorio “ceramista”, un altro passo della rinascita del calcio albisolese è stato compiuto. Una piazza che ha vissuto l’inebriante palcoscenico della Serie C per poi ripiombare in Seconda Categoria. Quest’anno il club del presidente Barlassina ha vinto la Prima Categoria contro pronostico salendo in Promozione.

L’impresa storica nel calcio è stata però quella della Cairese. Il club del presidente Fabio Boveri ha investito un sacco di soldi per riportare dopo ben 33 anni la squadra in Serie D. Un’annata travagliatissima che ha visto la squadra perdere il campionato a favore dell’Imperia di quel Pietro Buttu che solo 12 mesi prima aveva portato l’Albenga in quarta serie. Ma ai playoff i gialloblù di mister Boschetto si sono dimostrati formidabili superando nell’ordine Pietra Ligure, i lombardi del Mapello e gli umbri del Terni FC.

Infine, una storia forse meno nota ma che rende molto il senso dell’importanza dello sport dei dilettanti anche in chiave professionisti. Il protagonista è il finalese classe 2003 Alessandro Debendetti. Faceva il centrocampista e qualcuno dice che voleva smettere. Nel 2020 riprende a giocare in Eccellenza nel Finale. Squadra buona ma non di certe il meglio della categoria. Il mister di allora – sempre Pietro Buttu (un motivo ci sarà) – lo sposta in attacco e inizia a fare caterve di goal. Le giovanili del Genoa – guidate dallo spotornese Michele Sbravati passato proprio quest’estate alla Juventus – lo ripescano per l’Under 19. Fa bene anche lì. Quest’anno, nel Mantova, ha segnato il 7 ottobre il suo primo goal in Serie B. Uno spunto per molti club che forse dovrebbero guardare più a quanto accade nelle categorie inferiori invece di spendere (e talvolta spandere) attirati dal buon marketing dei procuratori.

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