Savonese. Non è rimasta inascoltata la storia del 14enne studente che, per oltre un anno, ha vissuto un vero e proprio incubo tra le mura scolastiche, in balia di un gruppo di bulli.
Sulla vicenda è intervenuto il Comune dove risiede la scuola che, come nel caso del giovane stesso e della madre, almeno per ora abbiamo deciso di lasciare anonimo al fine di tutelare tutte le parti coinvolte (quasi tutti minorenni).
“Abbiamo appreso degli episodi gravissimi dall’articolo di IVG, – hanno fatto sapere dall’ente comunale. – Manifestiamo la nostra vicinanza sia nei confronti del ragazzo che della sua famiglia”.
“Il bullismo, – hanno proseguito, – è un fenomeno gravissimo che può avere delle pesantissime conseguenze per la vita dei ragazzi che lo subiscono. Alcuni fatti di cronaca sono noti altri meno, altri rimangono ‘nascosti’ per sempre, ma feriscono, spesso in maniera indelebile le anime delle vittime”.
“Per contrastare il bullismo è necessario mettere nelle condizioni i ragazzi di denunciare. Di denunciare sempre. Sia se si è vittima, sia se si assiste a questi atti compiuti su un amico, un coetaneo, un compagno di classe o anche solo un conoscente. Genitori, educatori, insegnanti e ogni adulto di riferimento, devono fare rete e cercare di riconoscere quei segnali che permettono di intervenire prontamente. È sempre necessario mantenere viva l’attenzione su fenomeni di questo tipo”.
Infine, “vorremmo ribadire che la porta del Comune è sempre aperta per un supporto o per farci da intermediari in situazioni difficili come quella accaduta”.
Nel frattempo, il 14enne da noi ribattezzato Matteo (nome di fantasia), proprio questa mattina (9 dicembre) ha formalizzato il suo trasferimento in un’altra scuola, dopo aver subito a lungo atti di bullismo e discriminazione, conditi da insulti e minacce.
Sui fatti, contattato dalla redazione di IVG, è intervenuto anche il dirigente scolastico che si è detto “estremamente mortificato” e, dopo aver già presentato una prima denuncia ai carabinieri, ha garantito la sua volontà di “andare a fondo della vicenda” aprendo alla concreta possibilità di “presentare anche un esposto in Procura”.