Regione

Bucci presenta il programma: “Pronti a lavorare per il bene dei cittadini”. Le minoranze: “Zero sostanza, siamo fermi a Cetto La Qualunque”

Il presidente: "Sviluppo, ambiente e sociale per crescere senza lasciare indietro nessuno"

Generico dicembre 2024

Liguria. Dopo aver presentato in aula la giunta, questa mattina il presidente di Regione Liguria Marco Bucci ha illustrato in aula il programma di governo per la XII legislatura.

“Infrastrutture, sanità e lavoro. Sono questi i temi principali, le priorità per il futuro della Liguria. Ovviamente tutto questo tenendo ben presente il tema ambientale, che non deve essere penalizzato. Per quanto riguarda il lavoro, vogliamo che cresca grazie all’arrivo di nuove aziende, e che ci sia la possibilità per tutti i cittadini di poter trovare un’occupazione, ma anche per chi, da fuori, vuole venire a lavorare qui. Ad esempio, soltanto il cantiere del nuovo super bacino di Fincantieri produrrà centinaia di posti: noi dobbiamo canalizzare e facilitare tutte le possibilità da questo punto di vista, perché sono assolutamente strategiche”, ha dichiarato Bucci.

“Voglio premettere una considerazione: il programma di governo è, in grandissima parte, coincidente con quanto è già stato presentato ai cittadini durante la campagna elettorale. Sono state effettuate alcune integrazioni, ma l’essenza è esattamente quella. D’altra parte, sarebbe assolutamente non solo inopportuno, ma anche scorretto presentare un programma diverso da quello che è stato proposto agli elettori. Rivendico questo come un fatto estremamente positivo”, ha aggiunto Bucci.

“Il nostro obiettivo – ha proseguito – è migliorare la qualità della vita dei liguri. La Liguria deve diventare il posto ideale per vivere, lavorare, studiare e trascorrere il tempo libero: può sembrare un concetto che abbiamo ripetuto tante volte, ma è davvero il cuore di quello che vogliamo realizzare. Svegliarsi al mattino e pensare a cosa possiamo fare per la Liguria: è quello che facciamo tutti i giorni, e io ci credo, fermamente, ci credo con il cuore e col cervello, perché con queste premesse, lavorando per il bene dei cittadini, si possono realizzare cose importanti e c’è l’energia per raggiungere gli obiettivi. Non siamo qui per portare avanti battaglie politiche e siamo pronti a lavorare insieme, questo deve essere ben chiaro a tutti”.

“Vogliamo una Liguria proiettata alla crescita, una crescita sociale, economica e ambientale – ha precisato – Dobbiamo ricordare che oggi la crescita sostenibile è definita secondo il principio ESG, ovvero environmental social growth: si deve crescere rispettando l’ambiente e in modo che tutte le fasce della società debbano poterne beneficiare. Questo è un mantra assolutamente necessario: amministrare con questa visione non è semplice ma, come abbiamo già dimostrato, è assolutamente possibile, e troveremo le soluzioni di fronte alle difficoltà”.

“Diremo sì a tutti i progetti che contribuiscono alla crescita – ha aggiunto -: siamo aperti a tutto ciò che può servire allo sviluppo della nostra regione, indipendentemente da chi li sta proponendo. Abbiamo dimostrato di essere in grado di fare molte cose, e di saperle fare bene: tutto il mondo ha assistito alla ricostruzione del Ponte Genova San Giorgio, che ha reso evidente la capacità di saper fare dei liguri. Vogliamo dimostrare questa efficienza in tutte le cose che vogliamo fare per il futuro”.

“Il programma di governo per la Liguria ha obiettivi concreti e verificabili, che derivano dall’ascolto del territorio, dall’analisi dei dati e dall’esperienza di chi amministra ogni giorno la cosa pubblica, ed è un programma che potrà evolvere a seconda delle esigenze che emergeranno in questa nostra realtà sempre veloce e mutevole, ed è giusto così – ha concluso – : se si può migliorare è doveroso correggere la rotta, questo è un concetto per noi fondamentale. Noi vogliamo una Liguria orientata al futuro, a uno sviluppo che fornisca garanzie per tutti, soprattutto per i più fragili, una attenzione ai più deboli che abbiamo concretamente dimostrato in questi sette anni alla guida del Comune di Genova: continueremo a farlo per una Regione che guarda avanti e non dimentica nessuno”.

Le reazioni della minoranza

Il consigliere regionale Gianni Pastorino ha notato: “Questa mattina Bucci ha illustrato i punti programmatici che intende portare avanti con la giunta regionale. Peccato che l’elenco presentato somigliasse più a un menù di ristorante che a un piano strategico per la nostra regione. Un elenco sommario e privo di organicità, dove ogni voce sembra scollegata dalla precedente e, soprattutto, dalle reali necessità delle cittadine e dei cittadini liguri”.

“Dalla sanità ai trasporti, dal lavoro all’ambiente, i propositi letti con enfasi e arroganza da Bucci tradiscono una profonda distanza dalle condizioni quotidiane delle persone. In particolare, l’assenza di una seria capacità di elaborazione e programmazione nel settore sanitario è l’ennesima dimostrazione di quanto la giunta continui a ignorare le vere priorità: liste d’attesa insostenibili, una sanità territoriale carente e servizi di pronto soccorso ormai al collasso”.

“Nell’unica annotazione positiva come l’unificazione dell’assessorato alla formazione con quello della scuola, si dimostra come erano giuste le nostre critiche nei due anni precedenti a questo in cui la giunta Toti aveva parcellizzato le competenze in maniera del tutto sbagliata. È una dimostrazione lampante dell’improvvisazione che contraddistingue il governo regionale, incapace di tenere una linea coerente e lungimirante. La Liguria non ha bisogno di piatti scelti a caso da un menù, ma di una ricetta chiara e concreta per rispondere alle sfide del nostro tempo. Il consiglio regionale non è un ristorante: qui si costruisce il futuro, o almeno così dovrebbe essere”.

Davide Natale, segretario del Pd ligure, e Armando Sanna, capogruppo PD in Regione Liguria, notano: “La Corte Costituzionale frena l’autonomia differenziata ma Bucci rilancia, si faccia la sesta regione autonoma: la Liguria. Questa una delle tante chicche di una relazione fiume piena di promesse ma senza un punto fermo”.

“Si farà il termovalorizzatore, ma non dice dove, non esiste l’overturism, ma mantengono la card delle Cinque terre a 10 euro che era stata pensata, secondo la giunta di centrodestra, proprio per contrastare quel fenomeno e poi tutto e il contrario di tutto. Tra ovvietà e ‘non so e vedremo’, il programma di Bucci per la Regione Liguria conferma le mancanze di nove anni di governo Toti: è una fiera del nulla di progetti e opere dette e riproposte che non sono state realizzate in questi anni. Non c’è nessuna data in cui verranno realizzate, nessuna idea di finanziamento e soprattutto nessuna idea innovativa. Uno slogan di promesse di totiana memoria trite e ritrite. Ci aspettavamo un programma di governo, abbiamo assistito a una lista della spesa senza risorse e tempi certi: la degna traccia di un film di Cetto La Qualunque”.

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