Savona. E’ in corso lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la manovra economica del Governo. In 25 mila hanno partecipato alla manifestazione regionale che si è svolta a Genova. Le delegazioni liguri sono confluite in piazza Acquaverde (Stazione di Genova Principe) e dopo aver percorso le principali vie cittadine i manifestanti hanno occupato piazza Matteotti dove si è svolto il comizio conclusivo dove, tra gli altri, hanno preso la parola Serena Sorrentino Segretaria Generale Funzione Pubblica Cgil e Luca Cerusa sub commissario Uil Liguria.
Al centro della mobilitazione i rinnovi contrattuali, che denunciano Cgil e Uil, quando vengono rinnovati, non riescono a coprire nemmeno l’inflazione, così come le rivalutazioni delle pensioni assolutamente insufficienti e con la beffa, per le minime, di un aumento di soli 3 euro al mese. Per Cgil e Uil è inaccettabile che al Paese che paga le tasse non siano riconosciuti aumenti dignitosi e che insieme a questa ingiustizia si riduca anche il perimetro del pubblico a partire da sanità, istruzione e trasporto pubblico.
Verso le 9.30 il corteo ha iniziato a muovere i primi passi da Principe, passando per via Gramsci, con destinazione il centro cittadino. La manifestazione ha attraversato le vie principali del centro cittadino, attraversando le gallerie, piazza Corvetto e De Ferrari fino al concentramento finale in piazza Matteotti dove si è tenuto il comizio conclusivo sulla giornata di mobilitazione.
Di seguito alcuni primi dati provvisori rispetto alle adesioni allo sciopero. Per il savonese: Korian 100%, Alstom 80%, Bitron 75% Cabour 70%, Lidl 62%, Trasporto pubblico locale 80%
A tenere banco è stata la precettazione decisa dal ministro Salvini nei confronti dei lavoratori del trasporto pubblico, una scelta “per minare il diritto di sciopero”, secondo i sindacati. Una giornata di mobilitazione anche per i sindacati di base Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Sgb, Si Cobas, che hanno organizzato altre manifestazioni e presidi.
“Siamo in piazza per manifestare contro una legge di bilancio che non soddisfa i reali bisogni delle persone – ha commentato il sub commissario Uil Liguria Luca Cerusa – Oggi siamo qui anche manifestare in difesa del diritto allo sciopero, un diritto sancito dalla costituzione e che alcuni ministri vorrebbero negare. Questa è una piazza partecipata che vuole mostrare il proprio dissenso e che chiede la modifica della legge di bilancio”.
La Liguria, in particolare, chiede un ragionamento serio sulle politiche industriali”. Il riferimento è allo scontro politico tra sindacati e governo sulla precettazione utilizzata dall’esecutivo per garantire il trasporto pubblico nella giornata di oggi: lo sciopero nel settore dei trasporti, infatti, è stato ridotto a solo 4 ore, accendendo la polemica tra il diritto di sciopero e il “diritto alla mobilità” sostenuto dal ministro Matteo Salvini.
Infine, da parte della Cgil ligure non è mancato l’attacco implicito alla Cisl, che non partecipa alla giornata di protesta. “Ancora più grave per noi è che oltre al ministro e al governo che chiaramente fa politiche contro le lavoratrici e i lavoratori ci siano in queste ore altre organizzazioni sindacali che stanno facendo una campagna politica a difesa del governo e contro il diritto di manifestare” ha detto segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino.
“Ricordiamoci tutti che lo sciopero era reato durante il fascismo, ma poi nella Costituzione del 1948 siamo riusciti ad affermare che il diritto di sciopero è un diritto della persona e nessuno ce lo può negare. È uno strumento di autotutela e lo diciamo a tutti quelli che in queste ore dicevano ‘fanno lo sciopero per dare un giorno di vacanza a lavoratrici e lavoratori’: noi lo sciopero lo paghiamo, siamo migliaia che si sacrificano per il bene del Paese” ha concluso.