Analisi

Raddoppio ferroviario Finale-Andora, Europa Verde: “No a un tracciato che aumenta il rischio alluvionale”

Angelo Bonelli e Simona Simonetti hanno depositato una osservazione tecnica in merito al tanto discusso progetto

raddoppio ferroviario

Finale Ligure. “La Liguria aspetta da tempo un serio investimento nel trasporto ferroviario con un’offerta di servizi adeguato ad una regione turistica ed in grado di essere finalmente competitivo con l’uso dell’auto. In questo senso il raddoppio della tratta Finale Ligure – Andora è fortemente auspicabile, ma non giustifica un tracciato privo di funzionalità che aumenta il rischio alluvionale”.

Così Angelo Bonelli, coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS, e Simona Simonetti, coportavoce di Europa Verde Liguria, che hanno depositato una osservazione in merito al progetto ferroviario

“Il tracciato indicato infatti non rispetta i piani di bacino regionali e aumenta il rischio alluvione e il rischio geologico per l’attraversamento di frane attive e quiescenti. Interferisce con le falde di acqua potabile, in una zona con forte carenza di acqua potabile. Infine viola la L. R. n. 9/85 che vieta di aprire nuove strade e sentieri, asportare o danneggiare rocce, minerali e fossili nella riserva regionale del Rio Torsero”.

“Gli eventi catastrofici dell’Emilia-Romagna e di Valencia dovrebbero insegnarci l’importanza della corretta gestione del territorio. Dobbiamo operare per ridurre l’impatto dell’emergenza climatica e quest’opera va esattamente nel senso opposto. Aumenta il rischio” aggiungono i due esponenti di Europa Verde.

“Una scelta irresponsabile che non ha nemmeno motivazioni di funzionalità del servizio: infatti lo spostamento delle stazioni fuori dalle città ne riduce la fruibilità. Se per raggiungere la stazione occorre prendere l’auto o aspettare un autobus: il treno è usato meno”.

“Lo spostamento delle stazioni fuori dai centri abitati è un errore ben noto come dimostrano le stazioni di Imperia o Arma di Taggia”.

E ancora: “Il ponente ligure ha urgentemente bisogno di rinforzare il servizio ferroviario ma questo è già possibile prima di aumentare la portata raddoppiando i binari. Il trasporto ferroviario in Liguria è stato depotenziato negli ultimi 30 anni: l’offerta è diminuita e le stazioni molto spesso abbandonate”.

“Nel 1988 la tratta Finale Ligure – Andora era, come oggi, in alcuni tratti a binario unico. Nonostante questo, si viaggiava sempre per qualsiasi necessità. Ogni giorno fra Genova e Albenga viaggiavano 26 treni (diretti senza cambi) di cui 3 notturni”.

“Oggi quasi 40 anni dopo la tratta Genova Albenga ha 18 treni (il 50% in meno). Nessuno notturno. Per rafforzare il trasporto ferroviario in provincia di Savona occorre ripristinare immediatamente il numero di treni che viaggiavano nel 1988 e soprattutto individuare un tracciato che non aumenti il rischio idrogeologico e non sposti le stazioni fuori dai centri abitati” concludono Bonelli e Simonetti.

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