Attività

Progetto “Il Percorso della sicurezza”, il 2 dicembre il secondo incontro con i ragazzi delle scuole fotogallery

Il progetto è dedicato alla popolazione giovane e volto a contrastare il fenomeno degli incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza o a seguito dell'assunzione di sostanze psicoattive

Progetto "Il Percorso della sicurezza"

Savona. Lunedì 2 dicembre si terrà il secondo incontro con i ragazzi delle scuole superiori per implementare il progetto “Il percorso della sicurezza”, dedicato alla popolazione giovane e volto a contrastare il fenomeno degli incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza o a seguito dell’assunzione di sostanze psicoattive.

Il progetto, finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vede la stretta collaborazione del Servizio Dipendenze (Ser.D) di Asl2 con le polizie locali dei Comuni di Savona (capofila), Finale Ligure e Loano; il Centro regionale monitoraggio e analisi incidenti stradali (CRMAIS)di Regione Liguria.

Per concretizzare il progetto sono stati organizzati 4 incontri sul territorio con gli studenti delle Scuole superiori: il primo si è tenuto il 13 novembre con i ragazzi dell’ITIS di Savona; il secondo è in programma il 2 dicembre presso il Comune di Loano con gli studenti del Liceo Falcone di Loano; il terzo è previsto il 5 dicembre presso l’Auditorium dei chiostri di Santa Caterina a Finalborgo con gli studenti dell’Istituto Migliorini di Finale. La tappa finale del percorso di presentazione avverrà giovedì 12 dicembre a Savona con gli studenti di tutti gli Istituti Superiori di Savona.

“La vera forza di questo progetto risiede nella sinergia tra i diversi Enti coinvolti: ognuno con le proprie risorse e competenze contribuisce a raggiungere l’obiettivo comune, ossia promuovere nella popolazione più giovane una maggiore consapevolezza nella guida” spiega Monica Cirone, direttore sociosanitario di ASL 2.

“Un elemento distintivo e di successo del progetto risiede nella scelta di privilegiare l’educazione e la sensibilizzazione rispetto alle misure repressive. Questo approccio rappresenta un cambio di paradigma significativo: concentrarsi sull’educazione e sulla sensibilizzazione offre vantaggi di lungo termine, poiché non si limita a inibire i comportamenti scorretti tramite il timore di sanzioni, ma agisce sulle cause profonde, aumentando la consapevolezza e la responsabilità individuale” spiega Rachele Donini, referente del progetto per il Ser.D di ASL 2

“La problematica degli incidenti stradali è ben nota in Italia e nel mondo. Come Dipartimento che lavora tanto con i giovani abbiamo pensato di iniziare proprio da loro per sensibilizzare la popolazione sul tema della sicurezza in strada.”

“Molti dei ragazzi che incontriamo durante le nostre visite nelle scuole hanno preso la patente da poco, altri iniziano proprio in questi anni a farsi accompagnare dagli amici, loro coetanei. Cerchiamo di far capire loro quanto sia importante per sé stessi e per gli altri evitare comportamenti a rischio prima di mettersi alla guida.” conclude Carrozzino.

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